GB: Ciao ragazzi benvenuti sulle pagine di Groovebox, come sta andando questo tour?
Jeremy Mckinnon(voce): Ciao! E' un piacere essere sulle pagine di Groovebox, il tour sta andando benissimo, ci stiamo divertendo un casino ed è fantastico essere di nuovo in Italia.


Josh Woodard (basso): hey! Non potrebbe andare meglio,  ci stiamo divertendo tantissimo e ogni giorno incontriamo un sacco di gente,  direi che non potrebbe andare meglio di così.

GB: Siete contenti di essere di nuovo in Italia? È come una seconda casa per voi o no?
Jeremy: Si assolutamente si, è la terza volta che suoniamo qui,  sempre a Cesena,  è tutte le volte è incredibile.


Josh: Si cavolo! Quando suoniamo qui la gente va in completo delirio e questo non può che farci sentire come a casa. È fantastico.

GB: Qual è il segreto degli ADTR? Come riuscite a creare questa magia?
Jeremy: Beh francamente non lo so amico, facciamo solo quello che ci va di fare,  sia in studio che on stage,  cerchiamo di essere il più sinceri possibile e onesti con noi stessi,  evidentemente questo piace molto ai kids che ci seguono.


Josh: Si,  sono d’accordo con Jeremy, noi cerchiamo solamente di fare quello che sappiamo fare meglio e lo facciamo come lo vogliamo fare, tutto qua.

GB: Personalmente non amo molto le etichette, ma secondo voi che genere di musica fanno gli ADTR?
Josh: è una sorta di mix di vari generi musicali, non credo che ci sia una parola giusta per definire il nostro genere di musica, semplicemente prendiamo quello che ci piace e cerchiamo di mixarlo al meglio nel nostro modo, in pratica è questo che facciamo.

GB: Quando avete iniziato, molti dicevano che questo mix di generi non avrebbe mai funzionato, ora come vi sentite di commentare?
Jeremy: Ohh che ti devo dire, credo che sia fantastico che un sacco di gente dica queste cose di noi, perché ovviamente non sa nemmeno di che cazzo sta parlando, facciamo quello che vogliamo, quello che ci piace fare di più e funziona, dai un occhiata ai nostri show per rendertene conto.

GB: Quali sono le vostre influenze?
Jeremy: Direi che sono molto varie, io personalmente ascolto un sacco di hardcore, molto pop punk, passo molto facilmente dai Bury Your Dead ai New Found Glory per dirne una.


Josh: Ognuno di noi ascolta generi differenti, ma in sintesi posso dire che è un gran mix di hardcore e pop punk quello che ci piace. Decisamente.

GB: Passiamo ora al nuovo album, che cosa potete dirci di “WHAT SEPARATES ME FROM YOU”?
Jeremy: ohh beh... wow... ehm (piccola pausa) merda... ahmmm non so che dire...

GB: dicci qualcosa di più magari riguardo ai testi, mi sono sembrati molto introspettivi, molto più personali del solito...
Jeremy: si, sicuramente si, credo che “Homesick” sia stato come dire, una base, le fondamenta di questo nuovo disco. Mi capisci? Mi spiego meglio: è stato come se questo album fosse la conseguenza di quello che è successo su "Homesick", quello di cui parlo in questo album è come se fosse la ripercussione di tutto quello successo dai tempi di “Homesick” di tutto quello che è accaduto naturalmente vivendo semplicemente la mia vita come ho sempre fatto.

GB: Ok ora ho capito (più o meno, nda). Il primo singolo estratto è “All I Want”, a gennaio siete stati al Jimmy Kimmel show per presentarlo, come è stato suonare in diretta nazionale davanti a milioni di persone?
Jeremy: Oh dio è stato fantastico, mi sentivo come un bambino felice in un negozio di giocattoli. Poi ad un certo punto Jimmy è venuto on stage mi ha preso da parte in un angolo e mi ha detto: “Cercate di non fare cazzate ragazzi siete sulla tv nazionale qui” è stato davvero divertente e infatti secondo me abbiamo spaccato, senza fare stronzate di nessun tipo. Era la prima volta per noi come band in un circuito così importante.

GB: Questo nuovo lavoro è stato scritto on the road come il precedente “Homesick”? Come preferite lavorare di solito?
Jeremy: Beh in un certo senso sì e no, perché negli ultimi due anni siamo stati spesso in giro per il mondo ma avevamo anche qualche periodo magari di tempo per tornare a casa e lavorare per il meglio al nuovo materiale, magari poteva succedere che scrivevamo qualcosa in tour poi una volta a casa riuscivamo a rielaborare il tutto nel modo migliore, con un attimo di tranquillità. Non credo che abbiamo un modo standard di lavorare, semplicemente quando qualcuno ha un'idea, la propone e cerchiamo di svilupparla al meglio.

GB: Ok, ora cambiamo decisamente tono, la top five dei vostri dischi preferiti?
Jeremy: oh mio dio la top five dei miei dischi preferiti?...ohh dio non lo so...

GB: la top tre è meglio che ne dici?
Jeremy: mmm fammi pensare….


Josh: per quanto riguarda il genere hardcore decisamente ti dico: Bury Your Dead - “Cover Your Tracks” è un gran bel disco secondo me, poi scelgo l’omonimo dei New Found Glory e per ultimo cito “Enema of the State” dei Blink 182 perché è stato un disco molto importante per quanto riguarda la mia crescita musicale.


Jeremy: (che finalmente ci riesce) Millencolin “Pennybridge Pioneers”, poi uno a caso degli MxPx, poi dovrei scegliere qualcosa di più heavy, vediamo... dico Terror “One with the Underdogs” o qualcosa del genere si chiama così il disco giusto?

GB: giusto.ottime scelte Jeremy. Ok ora tre dischi da consigliare ad un amico usciti negli ultimi due anni... via!
Jeremy: non saprei dirti, non sono molto informato sulle nuove uscite.


Josh: Ma non saprei cosa dire, non mi ricordo cosa è uscito negli ultimi due anni, così su due piedi direi qualcosa dei The Ghost Inside.

GB: Ed invece tre dischi da consigliare ad un nemico?
Josh: ad un nemico…mmm vediamo...


Jeremy: oh dio tre dischi che fanno veramente schifo... non so che dire, ce ne sono così tanti in giro che citarne solo tre è dura (risate)

GB: Qual è il ricordo più bello che avete legato ad un concerto?
Jeremy: è difficile da dire ma dovendo scegliere ti direi una cosa recente, durante questo tour abbiamo suonato a Barcellona, era la prima volta per noi in Spagna, c’erano ragazzi lì dal giorno prima, sono stati davvero incredibili, veramente fuori di testa, ti devo confessare che entra di diritto nella mia top five dei migliori show, assolutamente cinquemila persone completamente uscite di testa amico, da non crederci.


Josh: Direi che il mio è un po’ più vecchio risale tipo a tre anni fa quando abbiamo fatto uno show in UK alla Brixton Academy di Londra, era completamente sold out, una cosa tipo seimila persone o cose del genere, non so dirti adesso il numero esatto di presenti, ma è stato fantastico.

GB: C’è una cosa che tutti fanno, ma che vi fa incazzare di brutto, quando siete in tour?
Jeremy: Sì cavolo un casino di cose, ma se devo dirtene una direi quando Alex lascia in giro le sue cose completamente zuppe dopo aver suonato o anche nel tour bus e posso assicurarti amico che puzzano davvero tanto (risate generali) quello mi fa incazzare parecchio (ancora risate).


Josh: Guarda sicuramente quando arrivo in un posto e appoggio la mia roba da qualche parte, mi fa incazzare se qualcuno senza dirmi niente va li e la tocca oppure la sposta. Tipo stamattina mi sono alzato e tutte le mie cose erano a terra, sicuramente non dove le avevo lasciate la sera prima, questo si mi fa incazzare.(risate)

GB: Ok, Ok, torniamo seri per un momento adesso, personalmente credo che “For those who have heart” sia il vostro capolavoro a tutt’oggi, un disco che ha fatto scuola se così si può dire, voi che cosa ne pensate?
Josh : Hey grazie amico sono contento che ti piaccia, è fantastico. Ci fa molto piacere. Cosa ti posso dire, abbiamo fatto del nostro meglio e siamo felici e allo stesso tempo sorpresi che sia piaciuto a così tanta gente a tal punto da essere preso come base di qualcosa.


Jeremy: Mi fa piacere che sia piaciuto così tanto. Vedi non siamo assolutamente il tipo di band che dice "dobbiamo fare questo dobbiamo fare quello" semplicemente facciamo quello che ci viene spontaneo fare in quel momento, scegliamo quella che ci sembra la soluzione migliore senza pressioni ne compromessi di nessun tipo, il tutto in modo assolutamente naturale. Penso sia questa la forza degli ADTR e quello che ci ha resi così differenti da altre band. Poi tutto quello che arriva di buono non può farci che piacere e siamo lusingati se qualcuno ci cita nelle proprie influenze o meglio ancora dice cose del genere riguardo ad un nostro lavoro.

GB: Gli A Day To Remember in tre parole?
Josh: Non te lo so dire proprio... fammici pensare...


Jeremy: neanche io, non so proprio che dirti.


Josh: ci devo pensare su.... passiamo oltre

GB: Ok ora facciamo un piccolo gioco: Piccoli club o grandi arene?
Josh: questa è difficile, è una dura lotta... direi un po’ di tutti e due.


Jeremy: si ha ragione Josh è difficile scegliere su questa(risate generali)

GB: HARDCORE O POP PUNK?
Josh: prossima


Jeremy: prossima

GB: BIONDE O MORE?
Josh: Bionde decisamente


Jeremy: Beh voi due avete detto bionde allora io dico more. Assolutamente (risate)

GB: FOUR YEAR STRONG O SET YOUR GOALS?
Josh: Set your goals


Jeremy: Set your goals

GB: FALL OUT BOY O NEW FOUND GLORY?
Jeremy: New found Glory


Josh: New found Glory

GB: BIRRA O VINO?
Josh: Nessuna delle due (risate)


Jeremy: Acqua

GB: PASTA O PIZZA?
Josh: Pizza


Jeremy: Pizza assolutamente.

GB: Ok ragazzi siamo arrivati alla fine, a voi l’ultima parola.
Jeremy: L’ultima parola... mmm vediamo, grazie per lo spazio che ci avete regalato, è sempre un piacere venire in Italia, voi ragazzi siete fantastici, ci divertiamo sempre un mondo, procuratevi il nostro nuovo album e ci vediamo sicuramente quest’estate.


Josh: Grazie a te per le domande e per lo spazio concesso. È sempre un piacere essere in Italia, godetevi lo show di stasera e ci vediamo presto.