Ciao ragazzi e benvenuti su Groovebox.it. Come prima cosa presentateci la formazione della band e da dove venite.
Salute a voi, misere forme di vita. Di fronte a voi potete trovare Lan, alla sua sinistra c’è Lin, mentre alla sua destra c’è Len. Viviamo nella Nuova Fortezza della Scienza, misterioso complesso di laboratori scientifici situato in un luogo segreto sulle nebbiose rive del lago Gerundo.


Raccontateci un po' di storia della band: chi sono i fondatori ufficiali, quando è nata la band e com'è nata l'idea?
Siamo decisamente stufi di raccontare della nascita di MoRkObOt (pare se ne sia già parlato in abbondanza), preferiremmo narrare dell’incontro tra Lars Ulrich e James Hetfield o tra William Bailey a Soul Hudson, ma probabilmente sarebbe fuori luogo.


Parlateci un pò del nome della vostra band: come nasce e che significato ha per voi?
Non essendo stato scelto da noi non ci sentiamo in grado di darne il giusto significato. MoRkObOt è comunque il nome proprio di un’antica forma di energia che tutt’ora regola il nostro orologio biologico.


Descriveteci il vostro sound e a quali gruppi e generi vi ispirate maggiormente. Tralasciando il solito discorso "non ci piace essere catalogati in un genere preciso", in quale movimento/genere vi collochereste?
Siamo solo tre umili scienziati che si ispirano alle prodezze di Leonardo da Vinci e del Caravaggio. Non ci piace essere catalogati in un genere preciso. Non ci piace nemmeno tralasciare frasi così importanti. Comunque sia per rendere più entusiasmante questa risposta potete tranquillamente metterci nel calderone dei gruppi hardcore, vecchia scuola. 


Presentatevi a chi non vi conosce: come descrivereste la vostra ultima release e cosa possono aspettarsi gli ascoltatori dalle vostre canzoni?
Spiacente deludere i vostri fedeli lettori, ma non abbiamo mai avuto a che fare con ciò che voi umani chiamate “canzoni”. Il termine è assai obsoleto e rimanda ad ancestrali festival di stampo televisivo che assillano gli esseri umani di terza età.


Ora parliamo della vostra carriera: cosa avete inciso fino ad oggi e quante esperienze dal vivo avete avuto?
Sarebbe più opportuno parlare della nostra corriera, dato che, ultimamente, ha avuto dei gravi problemi di salute al motorino d’avviamento. Per quanto riguarda le nostre incisioni, le prime risalgono alla metà del decennio scorso. Sono assai più recenti delle incisioni che è possibile trovare in grotte antiche. Più che l’incisione privilegiamo il disegno a china.


Qual è la vostra canzone di cui andate più fieri?
Ora la domanda da parte nostra sorge spontanea: “Ma hai letto la risposta alla domanda numero 5?”


Se, fantasticando, poteste scegliere un producer con il quale incidere un nuovo album, chi scegliereste?
Indubbiamente Cubase 5.


E con quale musicista/gruppo realizzereste invece un pezzo assieme?
Ma un pezzo di cosa, scusa? La parola “pezzo” in genere, nel linguaggio del volgo, viene associata al risultato finale della digestione.


Qual è finora il momento più bello e/o importante da quando siete una band?
Non c’è nulla di bello o divertente nel fatto di essere i messaggeri di MoRkObOt. E’ una cosa che non abbiamo scelto noi e mai e poi mai l’avremmo scelto. Siamo obbligati a fare ciò che facciamo e non sappiamo nemmeno fino a quando si protrarrà il nostro stato di schiavitù. Preferiremmo fare altre cose come ad esempio comporre della musica elettronica, del grind psichedelico o andare più spesso in Friuli.


Chi è il principale compositore della band? Usate qualche metodo per assemblare tutte le idee che vi passano per la testa?
Le cosiddette musiche non vengono scritte da noi. C’è un sofisticato calcolatore elettronico tramite il quale MoRkObOt ci fornisce i messaggi atti alla sua divulgazione sonora. In gran segreto ci stiamo attrezzando per fabbricarne anche uno atto alla generazione casuale di risposte ad interviste preimpostate. Sarà un qualcosa di rivoluzionario, esso sarà in grado di ritrovare nel web le risposte più consone effettuando la scelta tra una vasta gamma di interviste preimpostate. Tipo questa, per esempio.


Parlateci un pò dei vostri testi: chi è il songwriter principale e quali sono gli argomenti che preferite trattare? E poi, meglio la lingua inglese o italiana?
Il testo migliore che abbiamo mai avuto la fortuna d’assaggiare è stato alla fine del 2007. In una trattoria poco distante dal lago Trasimeno. Un posto che, visto da fuori, di certo non ispirava fiducia alcuna, ma una volta penetrativi al suo interno ha avuto un ché di sbalorditivo. Per quanto riguarda la lingua da utilizzare è senz’altro meglio la proprio, altrimenti non sarebbe possibile assaporare il gusto del testo.


Quant'è importante per voi l'attività live di una band e quant'è determinante secondo voi la presenza scenica e perchè?
Per alcune band è una cosa di vitale importanza. Ne esistono alcune (ad esempio come gli U2, gli AC/DC) per le quali l’attività live è pressoché fondamentale per mantenere il tenore di vita intrapreso. Vi sono poi casi, all’esatto opposto, ove la credibilità di una band è inversamente proporzionale al cachet richiesto. Quest’ultimo caso è tipico di alcune comunità musicali chiuse e poco avvezze a sonorità differenti in quanto non pure. Molto importante è anche la presenza scenica, la quale deve essere consona allo stile musicale scelto dalla band. Non è infatti possibile suonare in una band di un determinato genere indossando abiti non facilmente riconducibili un certo tipo di attitudine differente dai suoni scelti.


Cosa possono aspettarsi i ragazzi che vengono ad assistere ad un vostro show?
Il momento di maggior spicco di un’apparizione dei messaggeri di MoRkObOt è senz’altro l’avvento di un problema tecnico. Col tempo ne abbiamo sperimentati di ogni tipologia (dalla valvola alla pelle, dalla corda al blackout), al fine di mantenere alta l’attenzione del pubblico nei riguardi del palcoscenico.


Un vostro parere sulla scena italiana e suggerimenti per accrescere il movimento underground sempre più affollato; inoltre vorremmo che ci indicaste quali sono secondo voi i migliori gruppi italiani del momento.
Inutile citare gli oramai ben noti soliti nomi che tutti noi possiamo ascoltare alle radio o alle tv nazionali. Esiste però un folto manipolo di band che stanno sconvolgendo non poco i nostri ascolti. Stiamo attendendo con ansia il ritorno sulle scene del grande Beppe Mollisi, senz’altro un fuoriclasse del cantautorato nostrano.


Meglio uscire per un etichetta discografica (che sìa major o indie) o lasciare l'intera gestione della band in stile D.I.Y. e perchè?
I rapporti con le case discografiche si rivelano sempre pregni di incomprensioni e dibattiti economici sulla corretta suddivisione delle royalies. Cosa che di certo non può accadere nella vasta scena d.i.y. dove i più avvezzi al senso degli affari riescono a mascherare la propria attitudine al comando e all’imprenditoria senza eticamente sfigurare nel marasma delle piccole/medie produzioni.


Quanto conta secondo voi il look di una band al giorno d'oggi? Voi badate molto ai "costumi" o salite sul palco in stile "acqua e sapone"?
Lo stile acqua e sapone sarebbe senz’altro più utile al termine delle esibizioni quando, per via di una elaborata reazione chimica, è possibile produrre stimoli all’olfatto decisamente ragguardevoli. Per quanto riguarda i costumi di scena, apprezziamo notevolmente le band che propongono i costumi da scemo. Che vadano dal black metal più oltranzista al pop rock più sdolcinato.


Quanto secondo voi possono aiutare i social network come Myspace, Facebook, Twitter a far conoscere una band?
Apprezziamo molto le geniali mosse di marketing attuate ultimamente da myspace. Grazie ad esse i gestori di myspace sono finalmente riusciti a realizzare un sito semplice, chiaro, privo di sponsor invadenti e alla portata di tutti i meno avvezzi all’utilizzo di un computer. Per quanto riguarda facebook, troviamo decisamente utile il fatto che grazie ad esso è possibile essere sempre informati su quante volte una persona perfettamente sconosciuta si reca in bagno ad evacuare. Twitter ha un utilizzo specifico invece?


A livello di musicisti, qual è il vostro sogno nel cassetto? Magari partecipare ad un festival in particolare, suonare di supporto ad un determinato gruppo, vendere un certo numero di album...
Nessuno di noi è avvezzo all’uso di cassettiere. Sono scomode, poco spaziose e possono contenere soltanto oggetti di misura contenuta.


Album (o gruppo) straniero da consigliare ad un amico
Sarebbe prima opportuno trovare un amico.


Album (o gruppo) italiano da consigliare ad un amico
Qui torneremmo al discorso relativo ad accorpare le domande in modo da avere una visione più chiara e concisa delle risposte.


Album (o gruppo) sul quale avresti voluto suonare
Cosa significa “Gruppo sul quale avreste voluto suonare” ? Devono tenere in mano gli amplificatori e la batteria mentre noi in bilico sulle loro teste cercheremmo di suonare musiche di varia natura dalla dubbia esecuzione?

Ultimo album (o gruppo) ascoltato
I Fugees, ma temo sia stata una cover. E’ un brano decisamente popolare, purtroppo viene trasmesso con una frequenza assai notevole.


Ultima cosa: lasciate un breve messaggio di saluto che possa anche convincere le persone ad ascoltarvi.
Nessuno di noi è mai stato avvezzo a chiedere la carità. Inoltre, in genere tendiamo ad essere schivi e a non salutare chi non conosciamo.