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Realizzata il: 03/01/2011
Autore: Tempo
Ciao ragazzi benvenuti su www.groovebox.it. Come prima cosa presentateci la formazione della band e da dove venite.
Ciao a tutti i lettori, io sono Andrea il chitarrista degli Stigma. Veniamo dalla provincia di Cuneo e siamo Stefano alla batteria, Flavio al basso, Vlad alla voce, Jack e il sottoscritto alle chitarre.
Raccontateci un po' di storia della band: chi sono i fondatori ufficiali, quando è nata la band e com'è nata l'idea?
La band nasce circa 10 anni fa, tra il 2000 e il 2001, da un’idea di Vlad il quale, fan estremo dei Raised Fist, iniziò a coltivare la possibilità di un tributo al gruppo stesso per poi cercare di far evolvere la band in qualcosa di proprio. Al tempo la formazione era diversa e come succede a ogni gruppo alle prime esperienze, il sound era ancora un po’ acerbo, i pezzi stessi erano ancora un po’ ostici, proprio perché non era ancora ben chiara la strada da prendere. Nel frattempo la formazione è cambiata, si è passati da una band basso, batteria, voce e una chitarra, a 2 chitarre, ma questo a partire dal 2007. Io sono entrato solo in quel periodo lì come seconda chitarra, prima alla chitarra c’era il nostro ex chitarrista Morgan oggi sostituito da Jack.
Parlateci un po' del nome della vostra band: come nasce e che significato ha per voi?
Il monicker Stigma ha innumerevoli significati, era un marchio per gli eretici nel medioevo, una lettera arcaica avvolta nel mistero e un modo per tributare uno dei personaggi che per primo ci ha avvicinati alla musica alternativa!
Descriveteci il vostro sound e a quali gruppi e generi vi ispirate maggiormente. Tralasciando il solito discorso "non ci piace essere catalogati in un genere preciso", in quale movimento/genere vi collochereste?
Come dicevo prima il sound si evoluto con gli anni, siamo passati da una matrice più legata all'hardcore old school al death metal di scuola svedese, con il nostro nuovo EP invece abbiamo dato finalmente sfogo alla nostra passione per il metalcore moderno, con influenze che spaziano da August Burns Red, As Blood Runs Black e Bleeding Through lasciando sempre evidente il nostro legame con il sound di band quali Black Dahlia Murder e Darkest Hour.
Presentatevi a chi non vi conosce: come descrivereste la vostra ultima release e cosa possono aspettarsi gli ascoltatori dalle vostre canzoni?
“Concerto For The Undead”, uscito in tutto il mondo il 30 di aprile 2010, su Pivotal Rockordings in Europa e USA, Stomp in Australia e Doom Patrol Foundation in Giappone, è un album che può mettere d'accordo sia gli amanti del death metal melodico classico che coloro che come noi apprezzano la nuova scuola e il metalcore americano. Volevamo che i nostri pezzi fossero più adatti al contesto live rispetto a quelli del nostro album d'esordio, allo stesso tempo volevamo aumentare le melodie e rendere il tutto più immediato all'ascolto, cosa che pensiamo di aver raggiunto. Dopo pochi mesi dall'uscita dell'album, subito dopo il primo tour europeo in supporto all'uscita, ci siamo buttati nuovamente a capofitto sulla composizione, e abbiamo realizzato “The Undertaker EP”, che uscirà a Gennaio e rappresenta un ulteriore step in avanti del nostro sound. Per questa uscita abbiamo avuto l'onore di lavorare con Brandan dei Bleeding Through e Mick Kenney degli Anaal Nathrakh, quindi immagino possiate immaginare il risultato ahah!
Ora parliamo della vostra carriera: cosa avete inciso fino ad oggi e quante esperienze dal vivo avete avuto?
All’attivo gli Stigma hanno 2 EP nei primi anni di attività, 2003 e 2005, l’album d'esordio, “When Midnight Strikes!”, è uscito nel 2008, il successivo “Concerto For The Undead” ad aprile di quest'anno, e come ti ho accennato a breve uscirà il nuovo EP. Ci siamo esibiti in lungo e in largo per l'Europa, abbiamo preso parte ad alcuni festival importanti quali Metal Camp e Wacken e abbiamo avuto il piacere di esibirci con gran parte delle nostre band preferite un po' ovunque, ora siamo determinati a compiere un nuovo passo in avanti che ci permetta di intensificare ulteriormente la nostra attività live e di esibirci anche al di fuori del vecchio continente.
Qual è la vostra canzone di cui andate più fieri?
Ad oggi credo “The Undertaker”, che è anche il primo singolo estratto dal nostro ultimo album, brano per cui abbiamo girato un video che uscirà insieme al nuovo EP. In realtà però non vedo l'ora che esca il nuovo lavoro, perché al suo interno ci sono un paio di brani che secondo me sono di gran lunga i nostri pezzi migliori!
Se, fantasticando, poteste scegliere un producer con il quale incidere un nuovo album, chi scegliereste?
Dato che abbiamo già lavorato con uno dei suoi discepoli, ovvero Scott Atkins, mi piacerebbe molto lavorare con Andy Sneap, se no anche Joey Sturgis entra di diritto nella nostra top list!
E con quale musicista/gruppo realizzereste invece un pezzo assieme?
Una jam con membri di Bring Me The Horizon, Parkway Drive, August Burns Red, Viatrophy, Sylosis e The Black Dahlia Murder sarebbe il massimo!
Qual è finora il momento più bello e/o importante da quando siete una band? Magari un concerto speciale o l'apparizione su qualche compilation, la vittoria in qualche concorso, qualche risultato insperato...
Ce ne sono stati parecchi, sicuramente alcuni concerti, tra cui le date in compagnia di Bring Me The Horizon, A Day To Remember e August Burns Red, ma anche il momento della firma del nostro primo contratto e le esperienze in studio con alcuni dei nostri artisti preferiti in assoluto, quali appunto Brandan dei Bleeding Through, Mick degli Anaal Nathrakh e sul nostro ultimo album con Jona dei Bring Me The Horizon.
Chi è il principale compositore della band? Usate qualche metodo per assemblare tutte le idee che vi passano per la testa?
Io sono il compositore principale, poi ogni componente aggiunge le sue parti e contribuisce alla stesura finale del brano. All’inizio non è stato semplice perché in un gruppo di 5 persone hai 5 teste che pensano in 5 modi diversi e accomunare tutte le preferenze e le influenze di tutti quanti è stata dura, ora abbiamo trovato il nostro metodo e riusciamo a lavorare molto rapidamente con il massimo dell'attenzione in ogni fase della composizione. In generale, si parte da un riff o da una linea melodica o ritmica, si passa poi a definire una struttura, tempi di batteria, definizione delle parti, voce e cura dei dettagli.
Parlateci un pò dei vostri testi: chi è il songwriter principale e quali sono gli argomenti che preferite trattare? E poi, meglio la lingua inglese o italiana?
I testi e i concept attorno ai quali vengono composti i brani sono opera di Vlad. Le tematiche affrontate spaziano su varie tematiche care al mondo dell'horror, il nostro album d'esordio per esempio era incentrato sui classici del primo cinema horror, "Concerto For The Undead" e il nuovo EP invece sono basati su storie estratte dal fumetto americano Tales From The Crypt. Abbiamo sempre usato la lingua inglese e penso continueremo su questa strada, anche perché ad oggi gli Stigma hanno più mercato al di fuori dei nostri confini.
Quant'è importante per voi l'attività live di una band e quant'è determinante secondo voi la presenza scenica e perchè?
L'attività live è la componente più importante per una band come la nostra se poi questa è accompagnata da una notevole presenza scenica, ciò permette alla show di prendere una piega sempre migliore, dà alla band una resa più convincente e lasciar all’audience un‘immagine duratura dello spettacolo.
Cosa possono aspettarsi i ragazzi che vengono ad assistere ad un vostro show?
Sicuramente divertimento, che è sicuramente uno dei motivi alla base della nostra voglia di scrivere nuova musica e andare in tour, ma allo stesso tempo spero che vi trovino una band in continuo miglioramento e degna di rispetto per lo spettacolo che offre. Il nostro paese è da sempre segnato da un'esterofilia esagerata, spero che le nuove leve provino ad abbattere questo pregiudizio, perché in Italia c'è davvero tanta qualità!
Un vostro parere sulla scena italiana e suggerimenti per accrescere il movimento underground sempre più affollato; inoltre vorremmo che ci indicaste quali sono secondo voi i migliori gruppi italiani del momento.
Credo che la cosa migliore possibile sia smettere di farsi la guerra dei poveri,visto che i numeri del mercato italiano non permettono di potersela menare in nessun modo.L'atteggiamento giusto è quello di vedere come una vittoria per tutti se una band italiana riesce a fare qualcosa in più delle altre,perchè questo probabilmente porterà un po' di attenzione e considerazione in più al resto della scena..peccato che ad oggi in pochi lo capiscano!
Meglio uscire per un etichetta discografica (che sìa major o indie) o lasciare l'intera gestione della band in stile D.I.Y. e perchè?
Nella nostra esperienza ci siamo accorti che il "do it yourself" non muore mai, e ad oggi sono sempre meno le possibilità di firmare con un'etichetta, non per la malafede di queste ma per il momento di crisi che sta attraversando il mercato e per le difficoltà che una band italiana deve affrontare che spesso la portano ad arrivare in ritardo sui trend che regolano il mercato musicale. Indie o Major non fa molta differenza, se non per il fatto che se finisci su una major devi avere dei numeri che ti permettono di starci, cosa che al momento è molto difficile. Per quanto riguarda le bands, ad oggi le migliori in Italia per quanto riguarda le scene death metal e metalcore sono sicuramente Fleshgod Apocalypse, Hour Of Penance, The Modern Age Slavery, Awaken Demons, Hopes Die Last, Dufresne, The Secret e Slowmotion Apocalypse,
Quanto conta secondo voi il look di una band al giorno d'oggi? Voi badate molto ai "costumi" o salite sul palco in stile "acqua e sapone"?
Noi optiamo per l'acqua e sapone, ma è innegabile che l'immagine oggi conta quasi quanto la proposta musicale, guarda band come Bring Me The Horizon o Suicide Silence, loro sono maestri in questo, sono riusciti ad avvicinare kids molto giovani a sonorità tutto fuorché commerciali, proprio grazie all'immagine.
Quanto secondo voi possono aiutare i social network come Myspace, Facebook, Twitter a far conoscere una band?
Un po’ di anni fa myspace era il biglietto da visita di ogni band, ed era la cosa più importante che dava maggior visibilità ad un gruppo, ora le cose stanno cambiando, soprattutto perché ci sono tantissimi social network con le loro varie utenze. In questo ambito è importantissimo essere sempre aggiornati e raggiungibili da tutti su qualunque piattaforma.
Prima abbiamo parlato dei gruppi ai quali vi ispirate di più per il genere che fate. Ora invece vorrei parlare dei gruppi che vi hanno cambiato la vita. Quali sono i vostri gruppi preferiti?
Io rispondo sempre August Burns Red, The Black Dahlia Murder, Bleeding Through, Bring Me The Horizon, The Red Shore e Sylosis, perché nonostante fossero di un calibro decisamente più elevato di noi, le volte che abbiamo condiviso con loro il palco ci hanno sempre trattato alla pari. Bands eccelse e persone fantastiche!
A livello di musicisti, qual è il vostro sogno nel cassetto? Magari partecipare ad un festival in particolare, suonare di supporto ad un determinato gruppo, vendere un certo numero di album...
Beh l'obbiettivo è quello di poter vivere di musica girando il mondo, anche se è sicuramente molto difficile. Per quanto riguarda support tour, penso che Bring Me The Horizon, Bleeding Through e Raised Fist sono ad oggi le bands per cui faremmo carte false!
Album (o gruppo) straniero da consigliare ad un amico
Direi "Constellations" degli August Burns Red, ma anche l'ultimo Kvelertak!
Album (o gruppo) italiano da consigliare ad un amico
Il Mafia EP dei Fleshgod Apocalypse e l'ultimo Awaken Demons.
Album (o gruppo) sul quale avresti voluto suonare
Horizons dei Parkway Drive
Ultimo album (o gruppo) ascoltato
Breaker dei For Today
Ultima cosa: lasciate un breve messaggio di saluto che possa anche convincere le persone ad ascoltarvi.
Grazie a Groovebox.it e a tutti i suoi lettori, tenete d'occhio www.stigmahc.com per le ultime novità e date un'occhiata al nostro merchstore! Spero di vedervi presto ad uno dei nostri concerti, continuate a supportare le band italiane, altrimenti no band no metallo!