GB: Ciao ragazzi
Volevo iniziare presentandovi come una grande ed innovativa post-hc band, ma onestamente non so se questa “etichetta” è adatta ad una band che si definisce “un’infelice via di mezzo tra Chopin, Nirvana, Danny Elfman ed Envy”. Forse potete aiutarmi a presentare la vostra musica a chi ancora non vi conosce.

M: Non saprei… alcuni dicono “Simphonyc Hardcore”… altri “Arty Metal”… noi pensiamo di essere una rock band.

GB: Secondo me “My own private alaska” è un gran bel nome per la band perché, come la vostra musica, è suggestivo. Potete dirci qualcosa sull’origine di questo nome? In italia la gente è spesso curiosa di sapere cosa ci sia dietro al nome di una band…

M: Certamente conosci il film di Gus Van Sant “My Own Private Idaho”? E’ una citazione. Però abbiamo cambiato Idaho in Alaska perché volevamo dare l’idea di un posto freddo e accidentato. Qualcosa di molto lontano da qualunque tipo di urbanizzazione. Abbiamo anche voluto tenere la prima parte, “My Own Private” perché i nostri ascoltatori valutano la nostra musica in modo molto personale. Non è una musica che si condivide, quando la si ascolta. Non c’è “mosh”. Non si balla con nessuno. Si è da soli col proprio io.

GB: L’anno scorso ho letto il vostro diario on-line (http://mopadiary.blogspot.com/) riguardo la registrazione di “Amen”, il vostro primo album. Sfortunatamente non ho più trovato nessuna news a riguardo nel 2009. Cos’è successo e quando potremo sentirlo?

M: Potrete sentire il nuovo disco tra la fine del 2009 e gli inizi del 2010.

GB: Se ho capito bene, avete registrato i pezzi negli States con Ross Robinson. Potete dirci qualcosa riguardo questa esperienza?

M: Un’esperienza incredibile… Ross ha lavorato con artisti così grandi (The cure, Korn, Sepoltura, At The Drive In, Glassjaw…) e per noi è stato un onore essere nello stesso posto in cui hanno lavorato loro. Lui ci ha aiutato a spezzare i limiti della nostra musica. Ha voluto diventassimo più “noi stessi”, esprimendo i nostri sentimenti più profondi, la nostra energia fisica, il nostro linguaggio universale, attraverso gli strumenti. E’ stato molto diverso dalle nostre esperienze precedenti in studio. E’ stato più un lavoro “psicologico” e artistico. Ross ha avuto molte buone idee e noi le abbiamo condivise. E’ stato uno scambio. Noi abbiamo dato le nostre opinioni e abbiamo creato qualcosa insieme.

GB: Ho anche visto il promo del nuovo video, “After You” (http://www.youtube.com/watch?v=4_HpXjkFQm4). Fantastico. Diteci qualcosa in merito.

M: Ecco cosa ha scritto il nostro manager. Secondo noi calza a pennello:
Il video “After You” dei MOPA è un’allucinazione visiva e auditiva delle maledette realtà dell’inganno, della fiducia infranta e delle vittime dell’amore cieco. Questa decadenza è rappresentata dall’olio che pian piano sommerge il protagonista nello svolgersi del video, infettando gli altri in un’estasi malata e incontrollabile. All’inizio i membri della band vengono contagiati dall’olio, ma vivono l’esperienza di ripulirsene quando la canzone giunge alla fine. Perfezionando il loro stile quasi decennale, questo video porta gli spettatori in un viaggio agghiacciante e meticoloso attraverso la voce pungente, le tastiere classiche cariche di emotività e la batteria incendiaria.
Abbiamo girato il video in uno studio di Parigi ed è stato diretto da Ben Cappelletti. Abbiamo lavorato con lui, LSD e TERRAIN VAGUE. KERTONE PROD. L’ha prodotto. E’ stata veramente una bella esperienza. Così tanti professionisti intorno a noi, dagli attori ai tecnici. Io ho personalmente sofferto l’uso delle lenti a contatto completamente nere. E’ stato veramente duro indossarle e ne sono uscito provato.

GB: In attesa dei nuovi pezzi, i vostri fans possono ascoltare MOPA, il vostro EP d’esordio. Sei canzoni in cui grida e melodie creano un mix di diverse e coinvolgenti emozioni. Vi confesso che il mio pezzo preferito di quell’ep è “Ego Zero”. Voi avete una canzone preferita tra quelle sei?

M: Difficile da dire. Direi la più “significativa forse” ed è “Anchorage”. Quel pezzo è così ruvido, crudo e funzionale dal punto di vista del testo.  In studio eravamo veramente emozionati nel registrarlo.  Oltretutto ha a che fare con un’esperienza con cui tutti noi ci siamo dovuto relazionare. Un’esperienza che avrebbe potuto ucciderci e che invece ci ha resi più forti.

GB: Dopo due anni da quell’EP è cambiato qualcosa nel vostro modo di intendere la musica?

M: Credo che il nostro modo di suonare live sia un po’ cambiato dopo aver lavorato con Ross. Ci ha spinti così lontano, così in profondità dentro di noi. Ci ha aiutato a trasformare qualcosa fatto totalmente per noi stessi in qualcosa da donare a tutto il mondo. Ha trasformato l’odio in catarsi. Ora suoniamo senza essere come arrabbiati nei confronti del pubblico.  Suoniamo per salvarci, per curare le persone, suoniamo per sentirci vivi e utili.

GB: L’autunno scorso avete fatto un lungo tour in Francia, Germania e Belgio. Sono un vostro fan e quindi devo chiedervelo: perché non siete venuti in Italia?

M: Perché nessuno ce l’ha proposto. Dite ad un agenzia di contattarci e verremo con piacere!

GB: E’ forse per via della scorsa finale dei mondiali? Ok, sto ovviamente scherzando…

M: Odio veramente quel ******** di Materazzi! Sul serio! Si merita qualche calcio nel culo! Zidane gli ha dato un anticipo, ma non è sufficiente! Ma a noi piace molto il calcio e rispettiamo giocatori come Maldini, Cannavaro, Buffon e ovviamente Gattuso!

GB: Torniamo al vostro live set. Preferite suonare in piccoli club o sugli enormi pachi dei festival? Ve lo chiedo perché so che vi definite “tre musicisti seduti” e per questo magari preferite suonare di fronte ad un pubblico seduto e silenzioso, piuttosto che di fronte ad una folla urlante…

M: Il più delle volte la gente è realmente silenziosa e attenta. Ed e’ bello vedere questo approccio inusuale per un pubblico HC e Metal… Qualche volta infatti quegli “screaming cliches” sono noiosi. Ci piace suonare come fosse un concerto di musica classica. Iniziamo il set dando la lista dei titoli dei pezzi che suoneremo, ringraziamo chi dobbiamo ringraziare e poi suoniamo e stiamo zitti. Quindi avere una folla silenziosa durante i pezzi è figo. Alla fine poi, la gente di solito urla e applaude un sacco. In Spagna e Portogallo però, per esempio, la gente era veramente eccitata dal vederci live ed è stato molto intenso, estremo, con un sacco di grida,  “headbanging”ecc… ed è stato figo comunque. Specialmente a Vigo, in Spagna.

GB: Parlando di grosse folle urlanti, avete aperto per i Metallica a Nimes. Diteci qualcosa in merito perché penso sia stato un grande “contrasto sonoro” tra voi e loro…

M: E’ stato pazzesco. Qualcosa di veramente unico. Hai visto Ben Hur? Il gladiatore? Ecco, lo stesso. Ahahaha… Eravamo molto tranquilli prima dello show e per nulla agitati. Ma nel corridoio appena prima di salire sul palco, i nostri cuori hanno acceletato. Siamo stati contenti di vedere come la folla ha applaudito alla fine del primo pezzo. I Metallari riescono ad essere di vedute aperte, a volte.

GB: Diteci qualche band con cui vi piacerebbe suonare.

M: NEUROSIS… TOOL… MONO… NINE INCH NAILS… RADIOHEAD…

GB: E’ difficile per una band come la vostra fare musica e suonare live in Francia? Com’è la scena “underground” lì?

M: Siamo stati felicemente sorpresi di come sia stato facile per noi fare un tour in francia. Credo sia per il tipo di musica. E’ “strana” e così la gente è curiosa. Abbiamo suonato un sacco nella scena “underground” e DIY e ci è stato ovviamente d’aiuto. Non ci sentiamo parte esclusivamente di una scena, non ce ne frega un cazzo della “scena HC”, della scena “Metal”, della scena “DIY” o della scena “stright edge”… La musica non ha dogmi, per me. Quindi noi supportiamo la gente che da le proprie energie per aiutare la musica e la cultura indipendente. Qualunque cosa sia. Grindcore, Popmusic, Folk…e non siamo soli perché ci sono un sacco di associazioni in Francia. Promoter alternativi che vivono di passione e aiutano un sacco di band come noi a fare tour e incontrare la nostra audience.

GB: Ora qualche altra ovvia, ma spero non troppo noiosa, domanda. L’ultimo disco che avete ascoltato?

M: FANFARLO – Reservoir and bonus tracks.
E’ una band fantastica, spinta dal cantante dei SIGUR ROS.

GB: E il vostro disco preferito di sempre?

M: Woaw… troppo difficile… TOOL – Aenima?... NOIR DESIR – Des Visages, Des Figures?... NIRVANA – In Utero?...

GB: Ok, direi che abbiamo finito. Grazie. Volete fare un saluto particolare ai fan che stanno leggendo?

M: Fan italiani, per piacere, lasciate vincere alla Francia la prossima coppa del mondo! ;)
E grazie per il supporto che tutti voi date ai MOPA. Gli artisti vivono attravero fans e ascoltatori. Supportate, comprate i CD e andate ai concerti. Basta scaricare e rubare alle band. Aiutate la musica.