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Cerebral Assassin
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 Posted - 20/06/2008 : 16:04:54
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Che gli Hardcore Superstar amassero l'Italia era cosa abbastanza nota vista l'assidua e continuativa discesa nel nostro Paese da parte del combo svedese. Ma dopo l'esibizione tenuta in un afosissimo Music Drome di Milano ieri sera (19/06/2008), l'affetto di Jocke Berg e soci per l'Italia credo sia aumentato ancora.
Locale non certo sold-out ma di sicuro con molta gente presente e soprattutto partecipe: sì, persino gli Hardcore Superstar stessi hanno dato più volte segni di grande sorpresa, storditi da un pubblico decisamente eccezionale nel cantare a squarciagola ogni canzone proposta dalla band di Goteborg, tanto è vero che in più punti lo stesso Berg ha lasciato da parte il microfono per ascoltare il pubblico intonare i vari brani.
Dall'iniziale "Need No Company", la band ha sciorinato tutto il meglio del proprio repertorio trasmettendo una carica incontenibile: Jocke decisamente scatenato nonostante il clima insopportabile del locale (si sudava a stare fermi!), sempre pronto ad interagire e coinvolgere il pubblico ora incitando a cantare ora chiedendo di battere le mani, ottenendo sempre la massima disponibilità e partecipazione da parte del pubblico milanese.
Un'alternanza tra successi vecchi e pezzi nuovi (cito alcuni pezzi della setlist: "Silence for the Peacefully", "She's Offbeat", "Dreamin' In a Casket", "Hateful", "Sorry For The Shape I'm In", "Wild Boys", "Sensitive To The Light") con pubblico in visibilio specialmente per "Bag On Your Head" e "Kick On The Upperclass". Dopo la pochi minuti di pausa arriva quindi il gran finale che ti spara fuori una "We Don't Celebrate Sundays" che fa letteralmente esplodere il locale facendo il paio con la successiva "Someone Special" portando l'intero show al suo massimo picco. Chiude "Liberation" seguita da un piccolo finale con Berg che si piazza alla batteria per qualche rullata prima di tornare al centro del palco salutando e ringraziando la folla per svariati minuti e dichiarando nuovamente tutto il proprio amore per l'Italia ed il pubblico italiano.
Insomma un gran bel concerto penalizzato purtroppo dal clima impossibile e dall'aria ormai irrespirabile (d'altronde organizzare a metà giugno un concerto in un locale piccolo e poco aerato non è certo una gran mossa), ma tutto sommato un sacrificio climatico che viene ripagato in pieno dall'esibizione alla quale ho potuto assistere. Decisamente contento.
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You want to see me fail You won't get your chance You won't get your chance You'll never get your chance
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