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CONFUSION IS NEXT
THE GENERATION OF THIS ORDER
Accidenti: questa è una recensione difficile! Non tanto perchè questo EP sia brutto ma perchè è "complicato" nella sua "banalità".
Il gruppo in questione si chiama Confusion Is Next, un quartetto che si disloca tra Monza, Desio, Seregno e Milano; la loro proposta musicale è abbastanza particolare e trae ispirazione dall'indie e dal rock, il tutto venato da tinte gotiche e decadenti.
Il lavoro, come ho già detto, è un EP di sei pezzi che in effetti poi dura quasi quanto un classico LP; infatti le canzoni sono tutte tra i cinque e i sette minuti tranne il pezzo di chiusura "Ollè" di soli due minuti: una sorta di outro tribale.
Credo che la mia perplessità sia proprio dovuta alla durata dei pezzi che, a mio parere, si addice poco al genere che questi ragazzi vanno a proporre e che poi alla fine fa risultare l'intero lavoro come un "tutto e niente".
Le idee indubbiamente ci sono e si sentono subito dalla prima traccia: "Graffiti", opening molto bella e ben composta, anche se poi scorrendo le canzoni si finisce per annoiarsi un pò (purtroppo).
"Leaves", seconda traccia, inizia con una chitarra acustica per poi articolarsi in seguito: è forse l'espressione più "barocca" del lavoro. La dissonanza (credo proprio voluta) di "Anemones and Elephant" è quasi fastidiosa con un giro arabeggiante davvero bruttino, pochi gruppi posso permettersi di scrivere dignitosamente canzoni del genere; mi vengono per esempio in mente i Melvins o comunque quelle band che hanno fatto del noise la loro filosofia.
Insomma un EP pieno zeppo di elementi, suoni, idee che però a parer mio non trovano il loro giusto spazio e non riescono ad amalgamarsi come dovrebbero.
D'altronde - come ho già scritto sopra - il genere proposto non si addice a canzoni così lunghe e così piene di sfumature; apprezzo il coraggio nell'intraprendere un lavoro di composizione così articolato, ma purtroppo non è facile poi tirarne fuori un lavoro degno di nota.
Le qualità comunque ci sono e mi auguro che in futuro, cambiando qualcosa o meno (saranno poi loro a valutarlo) si possa ancora parlare di loro.
Mattia Tamborini

TRACKLIST:

01.Graffiti
02.Leaves
03.Anemones & Elephants
04.Lichens On The Lich Gate
05.Logora Worn
06.Graffiti, Rain Coming Down
07.(Hidden Track) Ollè