Dal 6 ottobre riparte GROOVE BOX
su Radio Lupo Solitario 90,7 FM!
La trasmissione andrà in onda ogni Giovedi dalle 20 alle 21!
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MARS VOLTA
OCTAHEDRON
OCTAHEDRON
Omar Rodriguez-Lopez e Cedric Bixler-Zavala. Molto probabilmente se sfogliate un dizionario dei sinonimi potrete trovare questi due nomi sotto le voci “versatilità”, “creatività”, “personalità” ed “innovazione”.
Tutte qualità che il duo è sempre riuscito ad esprimere in questi 8 anni di attività, tra sperimentazioni varie ed un eclettismo musicale fuori dal comune che è riuscito a risvegliare in molti la passione per il prog-rock, quello che King Crimson e Pink Floyd avevano portato ai massimi livelli e che ora rivede la luce grazie alla musica della band americana.
Non mi stupisco dunque di fronte alla bellezza di questo nuovo “Octahedron”, in cui troviamo i Mars Volta più intimi e malinconici, in un certo senso meno “complicati” rispetto agli ultimi lavori, con un maggiore ricorso alla chitarra acustica a disegnare melodie fluide e dolci, sulle quali si può assaporare appieno la voce stupenda di Cedric, svestita dei molti effetti che l’appesantivano in passato.
Dopo l’estroversa prova di “The Bedlam In Goliath” abbiamo oggi tra le mani un disco più leggero ed accessibile, in cui le canzoni assumono in più casi la forma di ballate portandoci alla mente capolavori come “Televators” e “The Widow”, il tutto però sempre nello stile nei nostri, in un crescendo di intensità ed un susseguirsi di emozioni che lascia con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.
Un album intriso di passione, con una sorprendente vena poetica ed evocativa che viene fuori da perle come “Since We’ve Been Wrong” e “Teflon”, senza perdere però quel tocco di follia creativa, per un po’ tenuta a bada, poi lasciata sfogare in “Cotopaxi”.
Ulteriori parole non servono per descrivere la musica dei Mars Volta, perché non si può nemmeno parlare di semplici canzoni ma bensì di Arte allo stato puro, di quella che andrebbe insegnata nelle scuole e tramandata alle future generazioni.
All’interno dell’Olimpo del Rock Omar e Cedric hanno già da tempo un posto prenotato a loro nome ed oramai consapevoli delle capacità della band, non possiamo far altro che ammirarne quest’ultima creazione.
Tutte qualità che il duo è sempre riuscito ad esprimere in questi 8 anni di attività, tra sperimentazioni varie ed un eclettismo musicale fuori dal comune che è riuscito a risvegliare in molti la passione per il prog-rock, quello che King Crimson e Pink Floyd avevano portato ai massimi livelli e che ora rivede la luce grazie alla musica della band americana.
Non mi stupisco dunque di fronte alla bellezza di questo nuovo “Octahedron”, in cui troviamo i Mars Volta più intimi e malinconici, in un certo senso meno “complicati” rispetto agli ultimi lavori, con un maggiore ricorso alla chitarra acustica a disegnare melodie fluide e dolci, sulle quali si può assaporare appieno la voce stupenda di Cedric, svestita dei molti effetti che l’appesantivano in passato.
Dopo l’estroversa prova di “The Bedlam In Goliath” abbiamo oggi tra le mani un disco più leggero ed accessibile, in cui le canzoni assumono in più casi la forma di ballate portandoci alla mente capolavori come “Televators” e “The Widow”, il tutto però sempre nello stile nei nostri, in un crescendo di intensità ed un susseguirsi di emozioni che lascia con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.
Un album intriso di passione, con una sorprendente vena poetica ed evocativa che viene fuori da perle come “Since We’ve Been Wrong” e “Teflon”, senza perdere però quel tocco di follia creativa, per un po’ tenuta a bada, poi lasciata sfogare in “Cotopaxi”.
Ulteriori parole non servono per descrivere la musica dei Mars Volta, perché non si può nemmeno parlare di semplici canzoni ma bensì di Arte allo stato puro, di quella che andrebbe insegnata nelle scuole e tramandata alle future generazioni.
All’interno dell’Olimpo del Rock Omar e Cedric hanno già da tempo un posto prenotato a loro nome ed oramai consapevoli delle capacità della band, non possiamo far altro che ammirarne quest’ultima creazione.
Whitelocust
Voto: 8,5
Voto: 8,5
TRACKLIST:
1. Since We’ve Been Wrong
2. Teflon
3. Halo of Nembutals
4. With Twilight as My Guide
5. Cotopaxi
6. Desperate Graves
7. Copernicus
8. Luciforms
1. Since We’ve Been Wrong
2. Teflon
3. Halo of Nembutals
4. With Twilight as My Guide
5. Cotopaxi
6. Desperate Graves
7. Copernicus
8. Luciforms