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OLD CROWS / YOUNG CARDINALS
Non avevo dubbi sulle qualità degli Alexisonfire. Non avevo dubbi perché dopo un disco intenso e coinvolgente come “Crisis” era difficile che si perdessero per strada mandando all’aria tutto quanto fatto di buono in questi 8 anni di vita.
Riponevo piena fiducia in questi 5 canadesi, sapevo che avrebbero dato ulteriore dimostrazione di quanto si trovino una spanna sopra la maggior parte delle band in circolazione, di quanto sia necessario uscire fuori dagli schemi e cercare di proporre qualcosa di originale e genuino al tempo stesso, per prendere le distanze da quell’appellativo di band “screamo” che oggi purtroppo è accostato con “troppa” facilità a “troppe” band.
“Old Crows / Young Cardinals” è un disco che definisce gli ultimi particolari di una maturazione a cui il quintetto arriva attraverso una crescita graduale, costruita con calma tassello dopo tassello, ma è anche un disco coraggioso, contaminato da differenti ambienti musicali, non immediato, magari non di facile ascolto, che sicuramente però lascia il segno.
Bastano pochi minuti dell’inziale “Old Crows” con la sua linea di basso martellante per entrare nell’ottica del nuovo album, che talvolta si lascia andare a momenti distorti e rumorosi, ad un rock viscerale che porta alla mente le sonorità stoner dei Kyuss e le atmosfere cupe dei Tool, riuscendo però ad essere al tempo stesso delicato, raffinato, grazie al gusto ed alla creatività dei due chitarristi.
Il primo singolo “Young Cardinals” rappresenta forse uno dei pochi ponti che legano questo lavoro con i suoi predecessori: ritmi concitati, verso urlato in un crescendo di intensità, ritornello in cui esplode la stupenda voce melodica di Dallas Green.
C’è molta più complicità dal punto di vista vocale tra il cantante George e i due chitarristi, con intrecci ben congegnati a presentarci un intesa che mai è suonata così perfetta e solida.
La tracklist combina nel giusto modo pezzi più rapidi ed energici come le ben riuscite 'No Rest' ed 'Emerald Street' ad altri più ricercati e pacati, dove viene alla galla lo spirito sperimentale della band, con episodi suggestivi come la bellissima “The Northern”.
Difficile trovare canzoni che stonano con il resto del disco, e va dato atto al produttore Julius Butty di aver fatto un ottimo lavoro, facendo rendere al meglio il suono dei vari strumenti ma ancor più di rendere il tutto molto compatto.
“Old Crows / Young Cardinals” rappresenta una tappa fondamentale nella carriera degli Alexisonfire, con la quale la band guarda al futuro, tracciando quella che molto probabilmente sarà la strada da seguire nei prossimi anni, lasciando noi ascoltatori pienamente soddisfatti per ciò che le nostre orecchie hanno sentito.
Voto: 8
1. Old Crows
2. Young Cardinals
3. Sons of Privilege
4. Born and Raised
5. No Rest
6. The Northern
7. Midnight Regulations
8. Emerald Street
9. Heading for the Sun
10. Accept Crime
11. Burial