Giunti ormai al quarto disco, i Vincent Vega, band mantovana che prende il nome dal personaggio di "Pulp Fiction" interpretato da John Travolta, continuano per il percorso già tracciato con i precedenti lavori, con il loro indie-rock moderno ed energico.
"Pelle" è infatti un disco molto solare e divertente, capace di passare da momenti più ricercati ad altri molto più "radiofonici", senza far mai mancare ritornelli di facile presa sull'ascoltatore.
Brani come l'opener "Libellula", "Flora" o "Stasi" mostrano tutte le qualità della band nel saper amalgamare al meglio le varie influenze, che passano dai Verdena, quelli più scanzonati degli esordi, ad altre realtà del panorma rock italiano come i Velvet o i Mistonocivo.
Certo alcuni pezzi come "El Paso" e "Vuoto nell’essere" smorzano un pò i toni del disco e forse non riescono a convincere pienamente, come del resto fa sorridere anche la cover di Gianna Nannini "America", reinterpretata qua con una certa ironia dal cantante e chitarrista Ilario.
"Pelle" è un album che ha tutte le caratteristiche per piacere a molti, soprattutto vista la presenza di tanti potenziali singoli, e proprio per questo forse può essere snobbato da coloro che preferiscono invece musica un pò più ricercata e complessa.
C'è da dire che forse con un sound un pò più aggressivo e dedito a qualche sperimentazione aggiuntiva riuscirebbero ad allargare ancor più la loro cerchia di fan, ma in ogni pollice alzato per i Vincent Vega.