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P.O.D.
WHEN ANGELS AND SERPENTS DANCE
WHEN ANGELS AND SERPENTS DANCE
Quando parliamo di P.O.D. sappiamo già dove andare a parare: il combo californiano infatti è forse rimasto uno dei pochi sulla piazza a proporre un rap-core aggressivo ma leggero, tenace superstite di quel nu-metal che dalla seconda metà degli anni '90 ha fatto capolino sulla scena mondiale.
Forti di non basarsi troppo sullo schematico, i quattro di San Diego hanno sempre dato dimostrazione di sapersi destreggiare tra rime graffianti dalla evidente e spesso enfatizzata connotazione cristiana, chitarre hard-rock e groove scandito a richiamare l'influenza hip hop di cui prima.
"When Angels And Serpents Dance" è un lavoro che, pur non scostandosi molto dai precedenti, si rivela un'ottima testimonianza di come la ditta Sonny Sandoval & Co. - anche dopo piccoli cambi e ricambi di line-up - sia ancora in grado di sfornare prodotti abili a crearsi un buon mercato nonostante il trend che li ha resi famosi sia ormai abbondantemente passato.
A partire da "Addicted", dimostrazione di come i P.O.D. ai quali abbiamo piacevolmente l'abitudine non siano cambiati di una virgola, l'album prosegue con "Shine With Me", "Condescending" e "It Can't Rain Everyday" dove vediamo l'alternanza di rime rappate, vocalità decisamente pop, arpeggi pseudo-spagnoleggianti e crudi e zanzarosi riff di chitarra.
Il bello però arriva successivamente, con la bella e cattiva "Kaliforn-eye-a" a rappresentare una sorta di omaggio in stile hardcore alla terra natìa: ad aumentare l'aggressività del pezzo ci pensa inoltre quel che solitamente viene definito 'un gradito ospite d'eccezione', ossìa il signor Mike Muir dei Suicidal Tendencies.
Ma le sorprese non sono ancora finite: ecco infatti che dal cilindro vengono estratte la reggaeggiante "I'll Be Ready" in collaborazione con le Marley Girls nel ruolo di coriste, la bellissima "End Of The World" ed infine una "God Forbid" lustrata dal pregiato featuring nientemeno che di mister Page Hamilton, chitarrista e cantante degli storici Helmet presente per dare la giusta spinta "pure alternative" ad un album che, in conclusione, ha il merito di rivelarsi vario, divertente, californiano e, se ascoltato in macchina, possibile responsabile di eventuali distrazioni alla guida a causa dei continui dondolamenti di testa ai quali "When Angels And Serpents Dance" può certamente dare adito.
Forti di non basarsi troppo sullo schematico, i quattro di San Diego hanno sempre dato dimostrazione di sapersi destreggiare tra rime graffianti dalla evidente e spesso enfatizzata connotazione cristiana, chitarre hard-rock e groove scandito a richiamare l'influenza hip hop di cui prima.
"When Angels And Serpents Dance" è un lavoro che, pur non scostandosi molto dai precedenti, si rivela un'ottima testimonianza di come la ditta Sonny Sandoval & Co. - anche dopo piccoli cambi e ricambi di line-up - sia ancora in grado di sfornare prodotti abili a crearsi un buon mercato nonostante il trend che li ha resi famosi sia ormai abbondantemente passato.
A partire da "Addicted", dimostrazione di come i P.O.D. ai quali abbiamo piacevolmente l'abitudine non siano cambiati di una virgola, l'album prosegue con "Shine With Me", "Condescending" e "It Can't Rain Everyday" dove vediamo l'alternanza di rime rappate, vocalità decisamente pop, arpeggi pseudo-spagnoleggianti e crudi e zanzarosi riff di chitarra.
Il bello però arriva successivamente, con la bella e cattiva "Kaliforn-eye-a" a rappresentare una sorta di omaggio in stile hardcore alla terra natìa: ad aumentare l'aggressività del pezzo ci pensa inoltre quel che solitamente viene definito 'un gradito ospite d'eccezione', ossìa il signor Mike Muir dei Suicidal Tendencies.
Ma le sorprese non sono ancora finite: ecco infatti che dal cilindro vengono estratte la reggaeggiante "I'll Be Ready" in collaborazione con le Marley Girls nel ruolo di coriste, la bellissima "End Of The World" ed infine una "God Forbid" lustrata dal pregiato featuring nientemeno che di mister Page Hamilton, chitarrista e cantante degli storici Helmet presente per dare la giusta spinta "pure alternative" ad un album che, in conclusione, ha il merito di rivelarsi vario, divertente, californiano e, se ascoltato in macchina, possibile responsabile di eventuali distrazioni alla guida a causa dei continui dondolamenti di testa ai quali "When Angels And Serpents Dance" può certamente dare adito.
Weirdo
Voto: 7,5
Voto: 7,5
TRACKLIST:
01. Addicted
02. Shine with Me
03. Condescending
04. It Can't Rain Every Day
05. Kalifor-eye-a
06. I'll Be Ready
07. The End of the World
08. This Ain't No Ordinary Love Song
09. God Forbid
10. Roman Empire
11. When Angels and Serpents Dance
12. Rise Against
01. Addicted
02. Shine with Me
03. Condescending
04. It Can't Rain Every Day
05. Kalifor-eye-a
06. I'll Be Ready
07. The End of the World
08. This Ain't No Ordinary Love Song
09. God Forbid
10. Roman Empire
11. When Angels and Serpents Dance
12. Rise Against