Sono stati comunemente definiti dei "sopravvissuti del nu-metal" ed effettivamente non è una definizione errata: sfruttando la vena creativa che li pervade da ormai quattro anni, i Nonpoint presentano al pubblico il loro settimo album di studio, il terzo negli ultimi quattro anni appunto.
Dopo "Recoil" (2004) e "To The Pain" (2005) arriva così "Vengeance", nei negozi americani dal novembre 2007 ma solo recentemente pubblicato anche sul mercato europeo.
Bieler Bros Records lo introduce come "il disco più audace ed aggressivo mai realizzato dai Nonpoint" e questo è certamente vero: "Vengeance" è la naturale evoluzione di "To The Pain", smussando la tipica connotazione 'nu-metal' in favore di un rock più irruente e diretto, a tratti crudo.
La matrice Nonpoint resta comunque intatta e con essa anche alcuni difetti: la tracklist di "Vengeance" infatti appare ridondante e scontata non riescendo a convincere, non essendo poi in grado di fornire un brano capace di rappresentare un alto picco per qualità e capacità di accattivare.
La linea qualitativa si rivela quindi retta a causa proprio della mancanza di particolari momenti di spicco adagiandosi su livelli di sufficienza causando un senso di 'quasi indifferenza' verso questa pubblicazione. Senza infamia nè lode.