Sono giovani, vengono dalla provincia di Taranto e manifestano un amore smisurato per il signor Zakk Wylde, dal quale pescano perlappunto il bel moniker Mass Murder Machine (titolo di una canzone dei Black Label Society): dopo aver mostrato il proprio lato più 'muscoloso' con la pubblicazione dell'EP "W.A.R. (Without Arm Revolution)" pregno di ritmiche aggressive, il progetto capitanato da Mimmo Pisconti spiazza la platea presentando "Reborn", nuovo EP composto esclusivamente da tracce acustiche.
La 'rinascita' acustica dei MMM parte da "Fearless Man": questa è infatti la canzone cardine attorno alla quale viene costruita la release, un brano fortemente emotivo realizzato con il nobile intento di ricordare il defunto padre del cantante, quest'ultimo accompagnato dalla splendida voce femminile di Gennie che impreziosisce la sinfonìa del pezzo.
La corrente elettrica è staccata, la batteria è messa temporaneamente da parte: le atmosfere soft spadroneggiano per tutta la durata complessiva con Luigi Saracino (basso), Mimmo Zaccaria e Federico Pisconti (chitarre) ad offrirci una prestazione interamente unplugged sotto la supervisione del batterista Stefano Fusco il quale, lasciate perlappunto in stand-by le pelli, si occupa di registrazione e mixaggio.
A seguire la citata "Fearless Man" arrivano le rivisitazioni di un paio di pezzi già presenti in "W.A.R." ("Kill Me" e "Lost My Soul") e due cover tributo alle influenze maggiori dei MMM: "In This River" tiene fede all'originale firmata Black Label Society mostrando quasi un timore reverenziale, mentre "Nutshell" (Alice In Chains) rivela maggior personalizzazione interpretativa.
"Reborn" scivola quindi lineare e rilassante con segmenti abbastanza coinvolgenti e passionali, limitato ovviamente dalla struttura acustica che, come è noto, non concede molto spazio a molteplici soluzioni finendo inevitabilmente col proporre elementi comuni a tutti i cinque pezzi rivelando similarità tra essi: ciò è comunque considerabile un peccato veniale facilmente comprendibile e perdonabile.