Ci dice Wikipedia: "L'olio su tela è una tecnica pittorica in cui sono utilizzati pigmenti a base oleosa, seguendo la tecnica della pittura ad olio, su un supporto di tela da pittura normalmente fissata ad un telaio di legno e tradizionalmente inserita in una cornice".
Da questa tradizionale tecnica di pittura (o dalla canzone di Mariella Nava?) prendono spunto gli Odio Su Tela, nati - come da biografia ufficiale - "alla fine del 2005 con lo scopo di dare alla scena crossover italiana una band in cui riconoscersi, grazie al cantato in italiano (troppo spesso snobbato e non sfruttato al meglio da altre band) ed a pezzi immediati e di forte impatto dove melodia, potenza, aggressività si fondono in un mix ben riuscito".
Il sound proposto dalla band cremonese potrebbe essere complessivamente descritto come una commistione tra le parti vocali dei Linea 77 più recenti e cantabili unite a parti strumentali prettamente focalizzate sulla costruzione di un groove solido, con muri di chitarra che risultano incisivi e potenti: il prodotto finale si presenta quindi ricco e coinvolgente, rafforzato dalla scelta - questa volta azzeccata - del cantato in italiano ben sfruttato grazie a testi chiari, comprensibili e facilmente memorizzabili ma non per questo banali.
L'assenza di urli in favore di un cantato più 'normale' ed a tratti melodico ne favorisce l'accessibilità e l'immediatezza, con ritmiche che spesso e volentieri strizzano l'occhio alle strutture classiche del nu-metal che fu facendoci capire senza dubbi il background di provenienza (a noi comune) di questi promettenti ragazzi.
Certamente buono l'impatto dei sei pezzi che compongono la tracklist di questo demo autoprodotto, gli Odio Su Tela si propongono così tra le nuove proposte più interessanti nel panorama crossover italiano: l'EP è scaricabile gratuitamente dal sito della band, motivo in più per prestare attezione a questo progetto.