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STRAIGHT TO VIDEO: THE REMIXES
Gli album di remix sono una prassi piuttosto comune nell’ambito dell’industria discografica: costano abbastanza poco, attuano senza sforzo prestigiose collaborazioni con altri musicisti e danno continuità alla visibilità di un artista, capitando di solito nei negozi tra un LP e quello successivo; esempi calzanti sono “Remanufacture (cloning technology)” dei Fear Factory, “New old songs” dei Limp Bizkit, “Supersexy swingin’ sounds” dei White Zombie, “Deconstructed” dei Bush, “Reanimation” dei Linkin Park e “Further down the spiral” dei Nine Inch Nails, forse i maestri, questi ultimi, del “genere”. I Mindless Self Indulgence non sono nuovi a tale pratica, avendo già pubblicato, anni orsono, il maxi-single ‘Bitches/Molly’… ciononostante la track-list del “successore” dell’ottimale “You’ll rebel to anything” dell’anno scorso, non può non far scalpore. Eh sì, perché la pazza pensata dello svitato quartetto electro-punk composto da Jimmy Urine, Kitty, Lyn-Z e Steve Righ? è rappresentata da un disco – della durata di 76 minuti abbondanti, più del doppio rispetto a “You’ll rebel to anything”! – contenente diciassette (17!) versioni della medesima canzone! Il brano prescelto, “Straight to video”, viene elevato alla diciassettesima potenza ed offerto in dote a vari artisti della scena elettronica internazionale (molti dei quali compagni di etichetta – la Metropolis Records – dei Mindless), affinché venga contraddistinto e rimaneggiato.
I risultati spaziano dalla disco “alla Bloodhound Gang” (l’“Infrastructure mix” con la DJ bostoniana Punketta Doilie all’industrial-dance degli Assemblage 23, dalla scomposta drum‘n’house messa in pista dall’ex Skinny Puppy Bill Leeb (“Noise Unit: Don’t get emotional mix”) all’hip-hop proposto dagli Haujobb feat. Mythos e dal newyorkese Bro Peezy a.k.a. Greg Poole, passando per lo stile tra Depeche Mode e Rammstein dei prolifici Funker Vogt. Il nome più noto coinvolto in questo progetto è probabilmente quello di Rhys Fulber, produttore canadese e già colonna portante di Delirium, Conjure One e Front Line Assembly (qui rappresentati), noto ai più come collaboratore dei Fear Factory fin dai tempi del rivoluzionario mini-album “Fear is the mindkiller”: suo è il remix n. 2 del disco, una prova che ricorda da vicino i Prodigy di ‘Music for the jilted generation’. Non solo America in questa raccolta: oltre alla Grande Mela (i non eccelsi The Nonplus) e Denver (l’hard-house dei Velvet Acid Christ) sono infatti rappresentati il Belgio (l’“Art and strategy mix” degli storici Front 242), la Norvegia (i ritmi para-industriali dei Combichrist) e la Germania (il supposto ambient-dub dei P.A.L). In mezzo a tutto questo bailamme spiccano le chitarre esaltate del “Burnout revenge mix” inscenato da Sascha Konietzko e Steve White dei controversi KMFDM, il synth-new wave quasi Deadsy dei The Birthday Massacre ed il mix rallentato, dolce e sperimentale dei KHZ. La fatale “quota 17” viene toccata grazie all’aggiunta della traccia strumentale e di quella a cappella di “Straight to video”, mentre è rimasta curiosamente fuori la versione originale…
L’esagerata idea di “Straight to video: The remixes” (o “Str8 to video (Remixes)” che dir si voglia) lascia un po’ il tempo che trova, vuoi per alcuni episodi di scarno interesse, vuoi per la scarsa digeribilità di un prodotto che già di per sé invoglia poco al riascolto… probabilmente i Mindless Self Indulgence si sono fatti prendere la mano ed hanno dunque invitato quanti più ospiti fosse possibile al loro trasgressivo rave-party… il troppo però stroppia, il disco si incanta in fretta e la festa non può che guastarsi.
Voto: 5
1. Infrastructure w/Punketta Doilie Mix
2. Front Line Assembly Mix
3. KMFDM: Burnout Revenge Mix
4. Funker Vogt Mix
5. Mix According To Combichrist
6. Assemblage 23 Mix
7. Velvet Acid Christ: Loud & Stripped Up Mix
8. The Birthday Massacre: Dramaclub Mix
9. Noise Unit: Don’t Get Emotional Mix
10. KHZ: Death Mix
11. Front 242: Art And Strategy Mix
12. Nonplus Mix
13. Haujobb: Mindless Myer Massacre Mix
14. Bro Peezy a.k.a. Greg Poole: Video Struggle Mix
15. P.A.L: Dub Mix
16. S2V Acappella
17. S2V Instrumental