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HASTE THE DAY
WHEN EVERYTHING FALLS
WHEN EVERYTHING FALLS
Sono passati solo quindici mesi esatti da "Burning Bridges" eppure
gli Haste The Day si ripresentano nella collezione primavera-estate 2005 con
un nuovo album intitolato "When Everything Falls"; evidentemente il
discutibile predecessore non soddisfò completamente neppure la band -
così come non convinse molto critica e pubblico - ed eccoli qui un anno
dopo a riprovarci per cercare la giusta rivincita.
La prima "novità" (da cogliere il senso delle virgolette) è l'incremento (notevole) delle intenzioni melodiche: evidentemente Killswitch Engage, Caliban, Unearth, Poison The Well ed ultimi (in ordine di tempo) Trivium e Still Remains hanno impartito sonore lezioni rapidamente colte dal combo di Indianapolis; appare però lampante che la fonte principale di ispirazione viene dal freddo nord, da quella Svezia esportatrice di Death melodico al quale i giovani germogli del panorama americano stanno guardando con sempre più attenzione. In Flames e Dark Tranquillity docet. Il tutto frullato assieme a porzioni di hardcore melodico a stelle e strisce, dal quale la band prende spunto soprattutto in qualche chorus.
La voce di Jimmy Ryan fa il doppio gioco, ondeggiando tra strofe gutturali, costituite da screaming aspri e pungenti, e refrains melodici con aperture ultra-clean; questo è ormai un appurato clichè del metalcore da frangettoni, è vero, ma c'è da dire che questi Haste The Day conservano un'attitudine decisamente più tendente al metallo puro ed alla violenza intrinseca. Il disco infatti sprigiona un'incontenibile voglia di violentare le orecchie di chi sta ad ascoltare, le ritmiche sono serrate ed incalzanti con qualche piccolo assolo qua e là, il ricorso ai classici cambi di tempo è costante e continuo; da molti inoltre la band è accostata al movimento Christian-core viste la propria estrazione ed il proprio Credo religioso, ma ciò non traspare comunque dai testi abbastanza introspettivi e trasognati, anche banali in alcuni frangenti.
Il disco scorre via veloce ed omogeneo, con poche differenze di rilievo tra le varie tracce, esclusion fatta per l'acustica "InstruMETAL" e la closer "Long Way Down", cover a sorpresa di una canzone dei Goo Goo Dolls (forse alcuni di voi ricorderanno il loro singolone "Iris") rifatta in chiave emo-punk con poco spazio per le tendenze metal.
"When Everything Falls" di certo non è un capolavoro di qualità ed originalità, ma risulta senz'altro molto apprezzabile e facilmente ascoltabile, proiettando di fatto gli Haste The Day nelle zone alte del mondo metalcore.
La prima "novità" (da cogliere il senso delle virgolette) è l'incremento (notevole) delle intenzioni melodiche: evidentemente Killswitch Engage, Caliban, Unearth, Poison The Well ed ultimi (in ordine di tempo) Trivium e Still Remains hanno impartito sonore lezioni rapidamente colte dal combo di Indianapolis; appare però lampante che la fonte principale di ispirazione viene dal freddo nord, da quella Svezia esportatrice di Death melodico al quale i giovani germogli del panorama americano stanno guardando con sempre più attenzione. In Flames e Dark Tranquillity docet. Il tutto frullato assieme a porzioni di hardcore melodico a stelle e strisce, dal quale la band prende spunto soprattutto in qualche chorus.
La voce di Jimmy Ryan fa il doppio gioco, ondeggiando tra strofe gutturali, costituite da screaming aspri e pungenti, e refrains melodici con aperture ultra-clean; questo è ormai un appurato clichè del metalcore da frangettoni, è vero, ma c'è da dire che questi Haste The Day conservano un'attitudine decisamente più tendente al metallo puro ed alla violenza intrinseca. Il disco infatti sprigiona un'incontenibile voglia di violentare le orecchie di chi sta ad ascoltare, le ritmiche sono serrate ed incalzanti con qualche piccolo assolo qua e là, il ricorso ai classici cambi di tempo è costante e continuo; da molti inoltre la band è accostata al movimento Christian-core viste la propria estrazione ed il proprio Credo religioso, ma ciò non traspare comunque dai testi abbastanza introspettivi e trasognati, anche banali in alcuni frangenti.
Il disco scorre via veloce ed omogeneo, con poche differenze di rilievo tra le varie tracce, esclusion fatta per l'acustica "InstruMETAL" e la closer "Long Way Down", cover a sorpresa di una canzone dei Goo Goo Dolls (forse alcuni di voi ricorderanno il loro singolone "Iris") rifatta in chiave emo-punk con poco spazio per le tendenze metal.
"When Everything Falls" di certo non è un capolavoro di qualità ed originalità, ma risulta senz'altro molto apprezzabile e facilmente ascoltabile, proiettando di fatto gli Haste The Day nelle zone alte del mondo metalcore.
Tempo
Voto: 7
Voto: 7
TRACKLIST:
01. Fallen
02. The Perfect Night
03. Walk On
04. When Everything Falls
05. If I Could See
06. Walls And Fear
07. For A Lifetime
08. This Time It's Real
09. Bleed Alone
10. InstruMETAL
11. All I Have
12. Long Way Down
01. Fallen
02. The Perfect Night
03. Walk On
04. When Everything Falls
05. If I Could See
06. Walls And Fear
07. For A Lifetime
08. This Time It's Real
09. Bleed Alone
10. InstruMETAL
11. All I Have
12. Long Way Down