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Dal 6 ottobre riparte GROOVE BOX su Radio Lupo Solitario 90,7 FM!
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MUSHROOMHEAD
XX
Accusati superficialmente di cavalcare l’onda scaturita dal fenomeno Slipknot, i Mushroomhead (che sono in giro da più tempo dei ‘Knot…), otto musicisti mascherati di Cleveland rivalutano il termine “crossover”, miscelando con ingegno ed originalità generi e influenze musicali: da tale melting pot erompe l’esperienza sonora denominata “XX”… un viaggio che inizia con “Before I die”, sviluppata sul dualismo simbiotico dei due vocalist J Mann e Jeffrey Nothing e sulla poderosa doppia cassa del drummer Skinny (per non menzionare le chitarre slayeriane ad opera di Gravy e JJ Righteous) che scatena subito l’headbanging, e che decolla con “Bwomp”, irresistibile hip-hop metal selvaggiamente rappato da J Mann e perfezionato dai gorgheggi pattoniani di Jeffrey Nothing; jolly vincente della band è però il tastierista Shmotz, discepolo (assieme a Jeff Siegel dei Dog Fashion Disco) del maestro Roddy Bottum dei Faith No More: “Solitarie/unraveling” è intessuta dei suoi interventi simulativi d i xilofono ed archi mentre il piano di “These filthy hands” è semplicemente delizioso; nel frattempo i singers non sbagliano un colpo sfidandosi tra acuti e growls… La cadenzata “Never let it go” è regolarmente shockata dagli spasmi vocali dei soliti Mann e Nothing, il death metal di “Xeroxed” è puntellato dai samples di Bronson, lo squisito piano di Shmotz riprende il sopravvento in “The wrist”, che non avrebbe fatto cattiva figura su “Angel dust” dei FNM e nella seguente “Chancre sore”: tutte dimostrazioni della varietà compositiva di cui sono capaci i Mushroomhead. Papabile climax dell’album è “The new cult king”, parossistica commistione tra gothic, grunge e progressive proseguita da “Born of desire” dove le dita di Shmotz generano un’orchestra pronta a scontrarsi con la ferocia sviscerata dai suoi compagni di band e da “43”, in cui una base clownesca viene spazzata via da un’irruzione quasi punk, nella creazione di un nuovo inenarrabile inno nello stile della “Testa di fungo”.
Pongono genialmente fine alle trasmissioni due tracce strumentali: l’armoniosa “Epiphany” e “Episode 29”, 1 minuto e 35 secondi di pura ambrosia industrial metal…
In conclusione vi svelo che “XX” è un “best of” della produzione indipendente dei Mushroomhead, una compilation rilasciata in attesa dell’ormai prossimo debutto su major: meraviglia dunque la compattezza e la linearità del risultato, una collezione di canzoni maiuscole che non può che far sorgere rosee aspettative per i futuri sviluppi di quest’ottima band.
Silvio52
Voto: 7,5
TRACKLIST:

1. Before I Die
2. Bwomp
3. Solitaire/Unraveling
4. These Filthy Hands
5. Never Let It Go
6. Xeroxed
7. The Wrist
8. Chancre Sore
9. The New Cult King
10. Born Of Desire
11. 43
12. Epiphany
13. Episode 29
43. Bwomp (Remix)