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ILL NIÑO
CONFESSION
CONFESSION
Prodotto
da Bob Marlette con il drummer Dave Chavarri, Confession è
il secondo album dei paladini del nu-metal di ispirazione latinoamericana, gli
Ill Niño: premetto che gli album fotocopia, ricalcati spudoratamente
su un antecedente successo non mi sono mai andati giù particolarmente...
ebbene Confession non è un disco di questo tipo, essendo
tutto sommato diverso (o perlomeno non identico) rispetto a Revolution/Revoluciòn;
peccato che in questo caso, diversità non corrisponda ad
evoluzione o miglioramento. Eh, sì, perché
a mio modesto parere la band di base nel New Jersey ha perso qualcosa rispetto
all'ottimo esordio del 2001 (forse il miglior disco di latin-metal, secondo
solo a Fundamental dei Puya e al capostipite Rootsdei
Sepultura]: la loro carta vincente, il peperoncino costituito dallattitudine
latina perfettamente sintetizzato dalle puntuali percussioni (più o meno)
tribali e dagli eleganti ed evocativi intermezzi di chitarra flamenco, risulta
in questo cd meno convincente, più approssimativo. Probabile che il gruppo
di Chavarri e Machado volesse, perlomeno parzialmente, scrollarsi di dosso letichetta
di simil-Soulfly, per ricercare unindividualità meno folklorista
o comunque meno legata ad un background da world music... ma il risultato è
una band (o meglio, un disco) né carne né pesce, che tenta di
percorrere nuove strade, dal pop-metal che sfiora il plagio dei Linkin Park
(This times for real col suo ritornello alla Crawling...),
a sonorità sperimentali genericamente hip-hop (Letting
go) o vagamente industrial (Re-birth, brani, tra l'altro,
entrambi tutto sommato gradevoli), ma che rimpiange inconsciamente ed in modo
costante questo tentativo di abbandono del sentiero originario, della retta
via di Revolution/Revoluciòn...
Gli episodi migliori (salvabili?) includono lopener Te amo... I hate you, Lifeless... life... (capaci di conservare limpeto originale di R/R), il ponderato dosaggio tra grazia ed energia di Unframed (ritentato con frutti leggermente meno convincenti anche con All the right words), When it cuts (non immune da deja-vu auditivi ma indubitabilmente coinvolgente ) oltre alla già citata semi-industrialità di Re-birth (Omar Clavijo gestisce lelettronica degli Ill Niño, potendosi considerare il loro settimo membro, seppur non ufficiale); troppe le canzoni senza infamia e senza lode, colpevoli di far precipitare la valutazione finale, a partire dalle due impercettibili ospitate (la chitarra dellormai ex Soulfly Mikey Doling su Two (Vaya con Dios) e la voce di Max Illidge dei 40 Below Summer su Have you ever felt?, canzone che sa di incompiuto), linconsistente linkinparkianità di This times for real (su cui si salva il condimento di una rarissima chitarra acustica tra Santana e Dire Straits), lo scontato easy listening di Numb, le reminescenze tribali di Cleansing se non anche il singolo How can I live (presente anche in una seconda versione bonus, cantata in spagnolo), gradevole, ma un pallido riflesso dei picchi qualitativi di R/R...
Gli Ill Niño devono senzaltro rimpiangere la dipartita del bravo chitarrista Marc Rizzo, maestro nel trasmettere calore latino con la usa chitarra pizzicata, coinvolto solo parzialmente, prima del suo allontanamento, nella stesura di Confession (mentre, per fortuna, laltro nuovo innesto, il percussionista 100% brasiliano Danny Couto regge a dovere il confronto con Roger Vasquez): né Jardel Paisante né il nuovo chitarrista Ahrue Luster (lex Machine Head non è valutabile, essendo subentrato a Rizzo ad album pressoché ultimato) riescono infatti a rimpiazzarlo a dovere, mutilando la caratteristica componente flamenco, commettendo un micidiale harakiri di quella che era larma vincente degli IN che sia dunque questo il peccato che si premurano di confessare?
Gli episodi migliori (salvabili?) includono lopener Te amo... I hate you, Lifeless... life... (capaci di conservare limpeto originale di R/R), il ponderato dosaggio tra grazia ed energia di Unframed (ritentato con frutti leggermente meno convincenti anche con All the right words), When it cuts (non immune da deja-vu auditivi ma indubitabilmente coinvolgente ) oltre alla già citata semi-industrialità di Re-birth (Omar Clavijo gestisce lelettronica degli Ill Niño, potendosi considerare il loro settimo membro, seppur non ufficiale); troppe le canzoni senza infamia e senza lode, colpevoli di far precipitare la valutazione finale, a partire dalle due impercettibili ospitate (la chitarra dellormai ex Soulfly Mikey Doling su Two (Vaya con Dios) e la voce di Max Illidge dei 40 Below Summer su Have you ever felt?, canzone che sa di incompiuto), linconsistente linkinparkianità di This times for real (su cui si salva il condimento di una rarissima chitarra acustica tra Santana e Dire Straits), lo scontato easy listening di Numb, le reminescenze tribali di Cleansing se non anche il singolo How can I live (presente anche in una seconda versione bonus, cantata in spagnolo), gradevole, ma un pallido riflesso dei picchi qualitativi di R/R...
Gli Ill Niño devono senzaltro rimpiangere la dipartita del bravo chitarrista Marc Rizzo, maestro nel trasmettere calore latino con la usa chitarra pizzicata, coinvolto solo parzialmente, prima del suo allontanamento, nella stesura di Confession (mentre, per fortuna, laltro nuovo innesto, il percussionista 100% brasiliano Danny Couto regge a dovere il confronto con Roger Vasquez): né Jardel Paisante né il nuovo chitarrista Ahrue Luster (lex Machine Head non è valutabile, essendo subentrato a Rizzo ad album pressoché ultimato) riescono infatti a rimpiazzarlo a dovere, mutilando la caratteristica componente flamenco, commettendo un micidiale harakiri di quella che era larma vincente degli IN che sia dunque questo il peccato che si premurano di confessare?
Silvio52
Voto: 6
Voto: 6
TRACKLIST:
01. Te Amo...I Hate You
02. How Can I Live
03. Two (Vaya Con Dios)
04. Unframed
05. Cleansing
06. This Time's For Real
07. Lifeless...Life...
08. Numb
09. Have You Ever Felt?
10. When It Cuts
11. Letting Go
12. All The Right Words
13. Re-Birth
14. How Can I Live (Spanish version)
01. Te Amo...I Hate You
02. How Can I Live
03. Two (Vaya Con Dios)
04. Unframed
05. Cleansing
06. This Time's For Real
07. Lifeless...Life...
08. Numb
09. Have You Ever Felt?
10. When It Cuts
11. Letting Go
12. All The Right Words
13. Re-Birth
14. How Can I Live (Spanish version)