groovebox
Dal 6 ottobre riparte GROOVE BOX su Radio Lupo Solitario 90,7 FM!
La trasmissione andrà in onda ogni Giovedi dalle 20 alle 21!
Per contattarci in diretta:
sms: (+39) 334 2247977
E-mail: onair@radiolupo.it
Groovebox
METALLICA
HARDWIRED...TO SELF-DESTRUCT

L'uscita di un nuovo disco dei Metallica, ormai da molti anni, è vissuta come un grande evento da tutto l'ambiente del rock, un po' come i mondiali per gli amanti del pallone. L'attenzione di milioni di metallari, per qualche giorno o settimana, si concentra su di un unico disco, tutti pronti a fare le pulci ad una delle più grandi icone metal degli ultimi 40 anni. Da circa venticinque anni il vasto seguito della band americana si è diviso in due principali partiti: quelli che amano Hetfield, Hammett, Ulrich e Trujillo (ultimo arrivato ormai completamente integrato) indipendentemente dai cambi stilistici e sperimentazioni più o meno riuscite e quelli che, dopo la morte dell'immenso bassista Cliff Burton (fondamentale nel songwriting dei primi dischi), dei Metallica e dei loro nuovi album proprio non ne vogliono più sentir parlare, come se dal Black Album in poi fosse iniziata la storia di una realtà hard & heavy completamente nuova e poco digeribile che poco aveva a che fare con il glorioso passato thrash degli anni ottanta. Detto questo, tentiamo di passare ad una obiettiva analisi di questo nuovo "Hardwired...To Self-Destruct" che segue di ben otto anni il non del tutto apprezzato "Death Magnetic". Come suona il doppio disco HTSD?Dal punto di vista della produzione si viaggia su livelli altissimi, suoni potenti puliti per un album che pare una fotografia dei Metallica degli ultimi venticinque anni, con influenze che spaziano dal recente "Death Magnetic" fino ad arrivare al "Black Album" ed al controverso "Reload". Dunque, ancora una volta i Metallica non hanno voluto accontentare chi invocava un ritorno al thrash puro, anche se per i fan di vecchia data ci sono comunque passaggi come la banale ma efficace "Hardwired" con il suo tiro punk-thrash, "Atlas, Rise!" che in alcuni suoi riff pare prendere spunto dagli Iron Maiden, la bella "Moth Into Flame" che unisce il sound dei Metallica a cavallo tra anni ottanta e novanta ad un ritornello melodico veramente molto trascinante e pronto per la sede live, e la strepitosa "Spit Out The Bone", un vero pezzo thrash in perfetto stile anni ottanta, forse la miglior cosa fattaci sentire dalla band da tanto, tantissimo tempo. Non siamo ai livelli di un brano storico come "Hangar 18" degli amici/nemici Megadeth ma poco ci manca. Con "Spit Out The Bone" la band pare aver voluto dimostrare a tutti gli haters che i veri Metallica non se ne sono mai andati, ma che semplicemente non hanno più voluto ripetersi, se questo sia un pregio o un difetto dipende dai punti di vista personali di ciascun fan. Il resto dell'album si struttura attorno a pezzi molto groove, hard ed heavy facendo rivivere quegli anni novanta ancora oggi materia di tante discussioni. Onestamente, questa seconda faccia di "Hardwired...To Self-Destruct" non presenta brani disprezzabili, ma a volte si eccede con il minutaggio della parte strumentale che tende a diventare troppo ripetitiva, finendo per rendere alcuni passaggi del disco troppo riempitivi (a mio avviso la scelta del doppio album è stata un errore). Brani come "Here Comes Revenge", "Now That We're Dead" e soprattutto l'hard rock reloadiano di "Halo On Fire" (veramente belli gli ultimi due minuti di canzone) spiccano su tutti gli altri. In definitiva, i Metallica ci hanno regalato un album suonato e composto onestamente, nel complesso più che gradevole, capace di toccare le corde di tre decenni di fans. La scelta del doppio album, purtroppo, abbassa la qualità generale del prodotto (con una tracklist vecchia maniera fatta di 8-9 pezzi, forse si parlerebbe di disco dell'anno) anche se, forse, attraverso questa formula sarà più commercialmente sfruttabile e questo aspetto, per i Metallica post Black Album è diventato una prerogativa irrinunciabile. Signore e Signori, che vi piaccia o no, il "carrozzone" Metallica fatto di musica e business è tornato e questo "Hardwired...To Self-Destruct" ,indipendentemente da tutto, almeno una possibilità la merita.

UnderD
Voto: 7
TRACKLIST:

Disc 1

Hardwired

Atlas, Rise!

Now That We're Dead

Moth Into Flame

Dream No More

Halo On Fire

 

Disc 2

Confusion

Manunkind

Here Comes Revenge

Am I Savage

Murder One

Spit Out The Bone