Dopo i buoni risultati ottenuti con il disco d'esordio "Almost Human" del 2011, gli emiliani Logical Terror ci riprovano con "Ashes Of Fate" che li conferma come una delle realtà metal nostrane più interessanti. L'album suona potente e pulito, grazie ad una produzione (affidata alla Dysfunction Productions) che non ha nulla da invidiare a nomi molto più noti. Il sound dei Logical Terror attinge con sapienza da Raunchy, Meshuggah, Fear Factory e Soilwork, creando un mix che in fin dei conti risulta efficace ed originale, in quanto non si ha mai la sensazione di trovarsi al cospetto di odiosi passaggi riempitivi. Ad impreziosire ulteriormente il disco, troviamo alcune importanti collaborazioni internazionali come quella con Bjorn Speed Stride dei Soilwork sul brano "The World Is Mine" che pare saltato fuori proprio da una delle ultime produzioni della band svedese ed il featuring con Jon Howard dei Threat Signal sulla titletrack "Ashes Of Fate". In questo brano le influenze di Raunchy, Soilwork e, per l'appunto, Threat Signal vanno a mescolarsi con armonia creando un pezzo aggressivo ma allo stesso tempo decisamente accattivante (forse "aggressivo" ed "accattivante" sono i due termini che meglio descrivono questo "Ashes Of Fate"). La sensazione è che i Logical Terror abbiano curato tutto nei minimi particolari per tentare di fare il colpaccio fuori dai confini nazionali. A riprova di ciò, oltre alla buona produzione e ai prestigiosi featuring, si aggiunge un bellissimo e dettagliato artwork curato dalla Luminokaya Lab (già al lavoro con i Meshuggah...ed in effetti noto qualche somiglianza con il loro "Koloss" del 2012). L'opera seconda dei Logical Terror ha già riscosso diversi consensi tra le principali riviste del settore (Rock Hard e Metal Hammer per citarne alcune) e sicuramente continueremo a sentire parlare di loro.  L'Italia che funziona.  In bocca al lupo