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Natural Causes
Tutti quanti speravamo in una reunion dei Mudvayne. Purtroppo nella vita non sempre si può avere tutto e qualche volta bisogna scendere a compromessi. Perchè vi dico questo? Perchè gli Audiotopsy non sono altro che il chitarrista Greg Tribbett (Mudvayne), il batterista Matthew McDonough (Mudvayne), il bassista Perry Stern ed il cantante Billy Keeton che, udite udite, ha una timbrica vocale, molto simile a quella del nostro caro Chad Gray (vocals dei Mudvayne, attualmente impegnato a fare soldi con i "fake Pantera" Hellyeah). Ne risulta una band che fa cose maledettamente vicine a quelle dei Mudvayne. Una quasi reunion insomma. Certo, mancano le tipiche linee di basso sincopate di Ryan Martinie, anche se in "The Calling", sembra di sentire pari pari i cari Mud. Non bisogna sminuire però quello che la band propone, definirli come semplice clone è un po' troppo riduttivo in quanto si avverte una certa vena melodica che nella vecchia band più volte citata, si era sentita solo in album come "Lost&Found". Rispetto a Gray, Keeton, nei passaggi melodici, ricorda maledettamente Layne Staley, tanto che il disco a tratti appare come una specie di incrocio genetico tra Mudvayne e Alice In Chains. Ascoltate "Swim" e capirete. Se sentite la mancanza dei primi Drowning Pool, "Disguise Your Devils", farà sicuramente al caso vostro. Siete dei trentenni, a cui le scariolate di "alternative metal" di una quindicina di anni fa non sono bastate? Il qui presente "Natural Causes" è sicuramente pane per i vostri denti. Nulla di eccezionale ma sicuramente un prodotto ben confezionato. In attesa del ritorno della band principale, ci si può anche godere questi Audiotopsy.
Voto: 7
- headshot
- all we know
- lylab
- the calling
- h2o (interlude)
- swim
- disguise your devils
- burn the sky
- distorted
- darken the rainbow
- frozen scars
- natural causes (outro)