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RIVALS
Benvenuti al banco reunion; avanti il prossimo, a chi tocca? Eccoci, siamo i Coal Chamber! E così, anche Dez Fafara & C. sono tornati a sfornare un album a 13 anni dall'ultimo "Dark Days". Il "nuovo" che avanza. Nell'ultimo decennio, il caro vecchio Dez, oltre che farsi crescere i capelli, si era ritagliato un nuovo spazio ed una seconda giovinezza all'interno del panorama del metal alternativo con i suoi Devildriver, ma gli ultimi due album targati DD, non troppo convincenti a dire il vero, devono aver dato una bella spinta all'operazione "recupero Coal Chamber". Ci eravamo lasciati con "Dark Days" del 2002 dicevamo, e da li si è in gran parte ripreso, per dar vita al nuovo "Rivals". Stessa formazione: Dez Fafara alla voce, Nadja Peulen al basso, Meegs alla chitarra e Bug alla batteria. Cover album veramente molto simile, dove vincono il bianco ed il nero su tutto e, soprattutto, un sound che, se non è un Dark Days Pt.2, poco ci manca. Tra i Coal Chamber di ieri e quelli di oggi le differenze maggiori sono concentrate nei piccoli dettagli. Ad esempio, in Rivals, il goticismo lasciato in eredità da "Chamber Music", pare essersi completamente volatilizzato (processo già iniziato e quasi esaurito su Dark Days), in favore di una velocità d'esecuzione leggermente superiore, come se, il primo album omonimo dei Devildriver, avesse in minima parte influenzato questo come back. L'album suona groove e compatto, forse troppo. I riff della scuola nu metal anni 90 (scuola che i CC hanno contribuito a creare), dopo qualche minuto, cominciano a diventare un po’ troppo ripetitivi. Nonostante la carenza di vena creativa, la ferocia canora di Dez, che è sempre stata il cardine della band, riesce a far decollare buoni brani come "IOU Nothing", "Light In The Shadows", dove il primo album dei Coal Chamber, incontra il primo dei Devildriver, la ‘korniana’ "Another Nail The Coffin", "Fade Away" e "Empty Handed" in cui si nota un accenno di melodia pulita quasi alla "Chamber Music". Sulla non eccezionale "Suffer in Silence" troviamo, in veste di ospite, la voce di Al Jourgensen dei Ministry. Questo "Rivals" farà sicuramente contenti i nostalgici del nu metal anni 90, quelli che, ai tempi, in pista appena sentivano le note di "Loco", andavano in trans, ma per quanto mi riguarda, forse, mi sarei aspettato qualcosa di più. Non sto rifilando alla band una sonora bocciatura ma credo che abbiano avuto tutto il tempo per poter sfornare qualcosa di meglio, dopo tutto, tra il 97 ed il 99, erano secondi solo a Korn, Limp Bizkit e Deftones.
Voto: 6,5
- I.O.U Nothing
- Bad Blood Between U
- Light In The Shadows
- Suffer In Silence
- The Bridges You Burn
- Orion
- Another Nail The Coffin
- Rivals
- Wait
- Dumpster Dive
- Over My Head
- Fade Away (karma never forget)
- Empty Handed
- Worst Enemy