Dal 6 ottobre riparte GROOVE BOX
su Radio Lupo Solitario 90,7 FM!
La trasmissione andrà in onda ogni Giovedi dalle 20 alle 21!
La trasmissione andrà in onda ogni Giovedi dalle 20 alle 21!
Per contattarci in diretta:
sms: (+39) 334 2247977
E-mail: onair@radiolupo.it
sms: (+39) 334 2247977
E-mail: onair@radiolupo.it
FUEL
PUPPETS STRINGS
PUPPETS STRINGS
I Fuel raggiunsero un discreto successo all'inizio del nuovo millennio cavalcando l'ondata post grunge grazie all' album "Something Like Human" in cui seppero riproporre e rivisitare in chiave pop-rock il grunge metallico degli Alice In Chains. Poi due album poco convincenti intervallati dall'abbandono del cantante Brett Scallions (sostituito da Toryn Green) li fecero precipitare nel dimenticatoio. Nel 2010, quando la band sembrava ormai al capolinea, Brett Scallions torna prima in tour con la band e poi in studio per la preparazione del nuovo album (il quinto) "Puppet Strings". E' chiaro, sin dalle prime note
del disco, che c'è stato un tentativo di aggiornamento del sound e quindi fuori gli Alice In Chains e dentro Velvet Revolver e Stone Temple Pilots. "Yeah" ricalca alla perfezione il sound glammoso della creatura post Guns di Slash, Brett sembra
un perfetto clone di Scot Weiland. In "Soul To Preach To" il riff roccioso e la melodia malinconica sono quelli tipici degli Stone Temple Pilots. Insomma l'ombra di Weiland volteggia come un avvoltoio su tutto l'album. A sorpresa su "Hey, mama" compare un gradevole country rock moderno. "Wander" e "Cold Summer" sono due potenziali singoli dalla bella melodia, un po' come ai fortunati tempi di "Something Like Human". Se l'assenza dei Velvet Revolver vi sta causando una crisi d'astinenza questo "Puppet Strings" può essere un buon antipasto. Non siamo al cospetto di un album che rimarrà negli annali ma nel complesso con un po' di grunge, un po' di post grunge, un po' di glam e un po' di pop-rock i Fuel sono riusciti a riproporsi con una certa dignità.
del disco, che c'è stato un tentativo di aggiornamento del sound e quindi fuori gli Alice In Chains e dentro Velvet Revolver e Stone Temple Pilots. "Yeah" ricalca alla perfezione il sound glammoso della creatura post Guns di Slash, Brett sembra
un perfetto clone di Scot Weiland. In "Soul To Preach To" il riff roccioso e la melodia malinconica sono quelli tipici degli Stone Temple Pilots. Insomma l'ombra di Weiland volteggia come un avvoltoio su tutto l'album. A sorpresa su "Hey, mama" compare un gradevole country rock moderno. "Wander" e "Cold Summer" sono due potenziali singoli dalla bella melodia, un po' come ai fortunati tempi di "Something Like Human". Se l'assenza dei Velvet Revolver vi sta causando una crisi d'astinenza questo "Puppet Strings" può essere un buon antipasto. Non siamo al cospetto di un album che rimarrà negli annali ma nel complesso con un po' di grunge, un po' di post grunge, un po' di glam e un po' di pop-rock i Fuel sono riusciti a riproporsi con una certa dignità.
UnderD
Voto: 6,5
Voto: 6,5
TRACKLIST:
1. "Yeah!"
2. "Soul to Preach To"
3. "Hey, Mama"
4. "Time For Me to Stop"
5. "Wander"
6. "Cold Summer"
7. "I Can See the Sun"
8. "Puppet Strings" (featuring Robby Krieger)
9. "Headache"
10. "What We Can Never Have