Premetto che parlo di uno dei miei gruppi preferiti in assoluto, di quelli che porto in palmo di mano da anni. Dopo aver perso tutte le speranze di avere ancora loro segni di vita, la notizia di una reunion e di un album in uscita era sicuramente una delle migliori dell'ultimo periodo. Per una fangirl piena di aspettative,però, già l'anteprima di "Writhe" era arrivata a ridimensionare la cosa. Il brano è estremamente monotono, senza che venga mai fatta una scelta di campo. Purtroppo lo stesso "carattere" è stato confermato dagli altri 4 brani che hanno spazzato via le ultime magre speranze. La prima cosa che salta all'ascolto è la perdita di grinta, di mordente e di tutto quello che era la macchina da guerra di "The War Of Art" e di "The Feeding". C'è qualche tentativo di rifarsi al vecchio stile ma in realtà è come se la band avesse dimenticato quale sia la sua identità. Mescolano gli American Head Charge con "altro" non meglio specificato, tuttavia, il risultato non è giustificabile con una qualche evoluzione del loro stile. Tutto l'ascolto è un continuo aspettarsi (o meglio "sperare") che da un momento all'altro esploda la loro forza, il loro marchio di fabbrica, purtroppo è un'attesa vana. Deludente.