Questo disco parte subito in quinta con una scarica di adrenalina potente, quasi hardcore, che però già con il secondo brano ritorna ad essere più melodica.
Si prosegue con Mercurio Gift, che si apre con una classica tonalità post-grunge, a me molto cara, per passare all’uso di archi e cori in stile dark metal.
Our Evil si apre con il suono sinistro delle sirene e con chitarre veloci. Questo brano rappresenta probabilemte il disappunto e la rabbia verso i disordini che ci sono stati in Inghliterra e verso il caldissimo momento che sta attraversando il vecchio continente.
Quello che colpisce è la qualità del suono visto che questo disco è stato praticamente autoprodotto e registrato in vecchi magazzini. Per la produzione e il mixaggio sono stati scelti dei professionisti che hanno collaborato con gruppi come Soudgarden o Disturbed e la loro impronta indelebile si nota in molti brani.
La qualità del suono è particolarmente evidente su Case # 44PQ-110807. Questa canzone è un altro classico esempio di buon uso degli effetti sonori ed elettronici, che vanno molto di moda, ma che non sovrastano gli strumenti principali e soprattutto la voce del cantante.
Chitarre più leggere per Black Turns White, si abbandona l’elettronica per tornare a sonorità in stile Bush e accontentare tutti i loro fans vecchi e nuovi.
Questa seconda parte del disco è forse quella che preferisco. Non voglio affermare che la band cerca di stabilizzarsi su atmosfere pop rock, ma noto cambi di ritmo e diversi esperimenti vocali che mi fanno capire il loro intento a differenziarsi dalla massa.
La chitarra acustica nell'apertura di More Than Life mostra quanto sia versatile questa band perchè non c’è neanche il tempo per pensare alla solita ballad che si ritorna alle classiche note potenti dei primi brani del disco.
Molte band stanno cercando di seguire la via del pop-rock per far piacere alle etichette discografiche che oramai sono sempre più alla ricerca di band cloni, ma loro miscelano il post-grunge all’heavy più potente senza mai essere monotoni. Non stanno cercando di essere i Nirvana o i Mudhoney, non stanno cercando di essere gli Iron Maiden o i 3 Doors Down, ma cercano di rimanere loro stessi con i piedi ben piantati per terra.