Quattro anni sono passati dal loro album di debutto “From Oblivion To Salvation” e per i torinesi Mainline era ormai giunta l’ora di dimostrare a tutti i progressi fatti alla ricerca di una personalità in grado di farli distinguere nell’affollato panorama metalcore nostrano ed internazionale.
Il nuovo disco intitolato “Azalea”, prodotto dal sempre ottimo Ettore Rigotti, evidenzia un netto miglioramento nella qualità della musica del quintetto, con un song-writing decisamente più maturo che ha portato alla stesura di canzoni strutturate in maniera più intelligente e solida.
Basterebbe l’impatto devastante dell’opener “Head Down” per esaltare l’ascoltatore ma anche i restanti nove brani riescono a mantenere inalterata l’intensità e qualità generale, con una dosata miscela tra breakdown imponenti, growl/scream brutali e melodie riuscitissime dall’alto tasso di emotività, tra le quali spicca quella stupenda di “The Romantic End”.
Insomma l’obbiettivo è stato centrato in pieno, i Mainline sono cresciuti ed hanno realizzato quello che si candida ad essere uno dei migliori lavori in ambito metalcore dell’anno, un prodotto da esportare che speriamo possa godere di grande successo anche al di fuori dei nostri confini.