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BLUES FUNERAL
La voce più penetrante degli anni 90 torna a scaldare le sue ruvide corde vocali in questo nuovo capitolo della carriera solista, un cammino che riprende dopo innumerevoli collaborazioni collezionate negli ultimi anni.
"Blues funeral" rispecchia il background musicale di Lanegan, che affonda le sue radici nel folk e nel blues della tradizione americana, ma introduce degli elementi elettronici decisamente innovativi per la sua produzione che riescono a dare delle sfumature molto particolari alle canzoni.
Fondamentalmente i ritmi dell'album si adagiano sulla quieta spiritualità delle intense ballate folk/blues , interrotte in qualche occasione da pezzi rock più ruvidi ereditati dall'esperienza Queens of the stone age come "The gravedigger's song" o "Riot in my house" (che vede la partecipazione dello stesso Josh Homme), riuscendo comunque a non scadere mai nella noia.
E' abbastanza banale dirlo ma il vero punto di forza di "Blues funeral" è la straordinaria voce di Lanegan, capace di donare un'enorme carica di pathos anche ai pezzi più minimali ("Phantasmagoria blues" o "Leviathan"), riuscendo ad impressionare per la sua interpretazione così intensa e profonda che cattura l'anima di ogni canzone.
Anche nel momento in cui viene fuori il rock più spinto il talentuoso cantante dimostra in ogni caso di trovarsi a proprio agio ed il risultato è un piccolo capolavoro come "Quiver syndrome", un pezzo molto accattivante che si attesta come una delle sue migliori canzoni.
"Blues funeral" è un album spettacolare che si appresta a diventare un classico, sicuramente per i fini intenditori lo è già.
Voto: 8,5
1. The Gravedigger’s Song
2. Bleeding Muddy Water
3. Grey Goes Black
4. St Louis Elegy
5. Riot In My House
6. Ode To Sad Disco
7. Phantasmagoria Blues
8. Quiver Syndrome
9. Harborview Hospital
10. Leviathan
11. Deep Black Vanishing Train
12. Tiny Grain Of Truth