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HERE AND NOW
I Nickelback sono ormai diventati a tutti gli effetti uno di quei gruppi per i quali vale la classica definizione "o li ami, o li odi". Specialmente negli Stati Uniti questo è un sentimento diffuso, con schiere di oppositori sempre pronti a petizioni, software per cancellarli dalla rete (se non sapete di cosa parlo, fatevi un giro tra le news dedicate ai Nickelback e lo scoprirete) e quant'altro possa servire in qualche modo a danneggiare l'immagine del combo canadese, ulteriormente incentivato dal campanilismo tipico U.S.A. che incrementa l'astio nei confronti della band dell'Alberta, Canada.
"Here And Now" è un album attesissimo al varco, dopo che quel capolavoro di "Dark Horse" ha letteralmente spaccato le classifiche di tutto il mondo nel 2008: questo novello lavoro di studio in realtà non ha molti punti di contatto con l'ottimo predecessore, vista la palese diminuzione di quelle tamarrate quasi dance-rock (come "Something In Your Mouth", "Burn It To The Ground") che tanto ci erano piaciute in favore di un'anima dichiaratamente più pop che viene mascherata con riff di estrazione più rock per appesantire il sound quasi per renderlo più credibile ed appetibile.
Bisogna ammettere che "When We Stand Together" come primo singolo non è stata certo la scelta migliore, perchè alla lunga questa facile melodia ruffiana (con un banalissimo testo, devo dirlo) si rivela il pezzo peggiore del disco, nel quale tuttavia non mancano indubbiamente episodi in grado di alzare la qualità complessiva del lavoro assestando "Here And Now" su un livello di sufficienza piena che non mancherà di soddisfare i fans.
Grande spazio alle melodie di facile presa (le classiche 'ballads') nelle quali Chad Kroeger ritorna ad essere 'un ragazzino con il cuore spezzato' sfogando le proprie lacrime amare in canzoni comunque carine e easy-listening come “Lullaby”, “Trying Not To Love You” e “Holding On To Heaven”; non mancano anche canzoni più veloci e grezze come "This Means War", "Bottoms Up" e soprattutto "Midnight Queen" che riportano ai tempi di "Silver Side Up" (vecchie glorie come "Never Again" e "Too Bad" riecheggiano nell'aria...).
In poche parole i Nickelback non si sono sforzati più di tanto, limitandosi a proporre un album apprezzabile e niente più, forti di una ricetta ormai ben collaudata che questi cuochi ormai cucinano ad occhi chiusi senza aggiungervi particolari sapori: il piatto finale piacerà abbastanza - senza entusiasmare - alla maggior parte dei clienti abituali e causerà invece non poche gastriti ai detrattori.
Lovers... gonna love. Haters... gonna hate.
01."This Means War"
02."Bottoms Up"
03."When We Stand Together"
04."Midnight Queen"
05."Gotta Get Me Some"
06."Lullaby"
07."Kiss It Goodbye"
08."Trying Not to Love You"
09."Holding on to Heaven"
10."Everything I Wanna Do"
11."Don't Ever Let It End"