Indubbiamente il triennio 2009/2010/2011 è stato il periodo delle reunion di tutte quelle band che spopolavano tra la metà e la fine degli anni novanta e che poi si sono autopensionate quando le mode di inizio millennio sembravano non avere più spazio per loro.
Dopo otto anni lontani dalle scene ecco che resuscitano (mi sembra il termine più adatto visto il periodo Pasquale) i tedeschi Guano Apes con il loro quinto studio album “Bel Air”. Il periodo di inattività non ha scalfito le qualità della band che a dire il vero pare pure rinvigorita nel suo potenziale. Questo “Bel Air“ è una manna dal cielo per tutti quei trentenni che non hanno mai definitivamente dimenticato il crossover e tutte le band principali che lo hanno cavalcato.
Le innovazioni non sono tantissime, gli unici elementi per così dire “nuovi” sono rappresentati da qualche innesto di campionamento elettronico in qua e in là ed una produzione pulita e cristallina che ad un primo impatto pare frenare un po’ la grinta del sound della band che però dopo qualche ascolto viene recuperata completamente.
La formula "rock + metal + melodia pop" funziona ancora alla perfezione, i potenziali singoli si sprecano, canzoni come “Oh what a night” (un’erede di "Open your eyes"), “When the ships arrive”, “Fanman” o i sette minuti di “Trust” oltre che essere tra i passaggi più heavy dell’album valgono da soli il prezzo del cd.
Non mancano gli episodi più leggeri e da hit come “Fire in your eyes”, “This time” e la bonus track “Fire” che mettono in risalto le doti interpretative della cantante Sandra Nasic la quale in "Bel Air" non ha sbagliato un colpo. Anche il nu metal si ritaglia un suo piccolo spazio nelle chitarre ruvide e nel basso messo più in evidenza di “She’s a killer” e “Tiger”.
I Guano Apes hanno confezionato un album quasi troppo perfetto di cui non si butta via nulla spazzando via in un sol colpo le ultime uscite di band similari come Skunk Anansie o i teenagers Paramore che a mio avviso spariranno tanto in fretta quanto in fretta sono comparsi.
Auguro ai Guano Apes altri diciotto di questi anni!