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NO DEVOLUCION
Piacciano o meno, i Thursday sono una di quelle (poche) band che agli albori del nuovo millennio hanno contribuito a creare non solo un “genere musicale”, quel post-hc strettissimamente imparentato con l’emocore, ma un fenomeno culturale di cui oggi si vivono quotidianamente pregi e difetti. Personalmente, pur riconoscendo loro un debito enorme per gran parte dei miei ascolti post-2000, non sono mai stato un fan accanito della band del New Jersey.
Devo ammettere che visti dal vivo, se messi nelle condizioni di farlo, sono una band eclatante per potenza e qualità, ma su disco non sono mai riusciti ad attirare più di tanto le mie attenzioni.
E’ più che altro con curiosità quindi che ho approcciato questo nuovissimo “No Devoluciòn”, ma il risultato mi ha lasciato tutt’altro che indifferente. Come già capitato per i Thrice, altra band dal curriculum analogo, i Thursday hanno deciso di non volersi mescolare con le dozzine di band che ancora oggi ripropinano ad oltranza le più disparate varianti sul tema “Full Collapse” e con questo disco portano avanti un percorso di maturazione che, pur non privo di passi falsi, li tiene comunque nella cerchia delle band che provano a comunicare qualcosa e non semplicemente a fornire quanto richiesto da chi al momento mette più soldi.
Il disco è abbastanza eterogeneo da questo punto di vista, ma i passaggi che ho apprezzato di più sono sicuramente quelli più pacati e dilatati, come "Sparks against the Sun" o la conclusiva “Stay true”. Che poi quando serve la potenza viene anche fuori, come ad esempio in "Turnpike Divides", ma non è mai ruvida o troppo spigolosa. Tutto è sempre piuttosto ovattato e avvolgente, aiutato sicuramente da linee vocali che in questo tipo di melodie a mio avviso trovano maggiore risalto che in passato (a me la voce Geoff non ha mai fatto impazzire). In compenso, come sempre, la sezione ritmica è semplicemente immensa.
“Paris in flames” è roba d’altri tempi insomma e va bene così, perché è l’obbiettivo che è diverso. Con questo disco, più che nel recente passato, i Thursday danno una bella spolverata a questo genere che dire lobotomizzato è fargli un complimento ed è come volessero dare nuove indicazioni alle schiere di band che ancora oggi pendono dal loro esempio.
Il risultato secondo me è più che apprezzabile. Ora, se e quanto questo messaggio verrà recepito oggi non è dato saperlo, ma basterà aspettare qualche anno e se verremo invasi da fotocopie di questo “No devoluciòn” e del suo strettissimo collega “Beggars” vorrà dire che avranno avuto ragione loro. Ancora una volta.
Voto: 7,5
1."Fast to the End"
2."No Answers"
3."A Darker Forest"
4."Sparks Against the Sun"
5."Open Quotes"
6."Past and Future Ruins"
7."Magnets Caught in a Metal Heart"
8."Empty Glass"
9."A Gun in the First Act"
10."Millimeter”
11."Turnpike Divides"
12."Stay True"