A pochi mesi dall’uscita dell’incoraggiante EP “The Young and Defenceless” i gallesi Funeral For A Friend arrivano alla pubblicazione del loro quinto full-lenght intitolato “Welcome Home Armageddon” con il quale finalmente possiamo celebrare, dopo due prove un po’ opache, il ritorno di una delle migliori formazioni in ambito screamo/emo-core mondiale.
Il quintetto sembra aver trovato nuova linfa vitale grazie alla quale è riuscito a realizzare il tanto atteso degno successore del secondo album “Hours”, datato 2005, ritornando dunque in parte sui propri passi e ricollegandosi con il sound degli esordi, rivisitato oggi in chiave più moderna e melodica.
Le 12 tracce che compongono questo lavoro sono caratterizzate da una decisa impronta heavy, riscontrabile soprattutto nella potenza ed aggressività dei riff di chitarra ma anche negli interventi in scream/growl del batterista Ryan Richards a supporto della sempre degna di nota performance vocale del frontman Matthew Davies, tornato ad emozionarci come ai vecchi tempi.
Neanche il tempo di aprire le danze con “Old Hymns”, dall’approccio duro ed un cuore più pop, che è già giunto il momento di godersi due dei brani più riusciti ovvero la potente “Front Row Seats to the End of the World” ed il più orecchiabile singolo “Sixteen”, ai quali segue un alternarsi equilibrato di episodi tirati (come la tecnica “Damned If You Do, Dead If You Don't”) ad altre parentesi più delicate.
I Funeral For A Friend si ripresentano al pubblico in grande forma, dimostrano di aver ripreso pieno possesso delle proprie potenzialità e “Welcome Home Armageddon” ne è la prova lampante, un lavoro che non soffre di particolari cali di intensità lasciandosi ascoltare tutto d’un fiato senza mai annoiare.
Forse manca la ciliegina sulla torta, manca una “Juneau” che ti lascia a bocca aperta al primo ascolto, però nel complesso abbiamo 12 belle canzoni e per questo direi che non possiamo proprio lamentarci. Bentornati!