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IV
Semplicemente battezzato come "IV", i Pure Inc escono col quarto capitolo della loro carriera, mettendo un altro tassello importante dopo l'eccellente "Parasites & worms".
Proprio la bontà del precedente disco mi ha incuriosito molto nell'attesa del nuovo lavoro degli elvetici, chiamati a confermare quanto di buono fatto fin ora con un album all'altezza del precedente.
"IV" riprende in toto la formula vincente di quel disco puntando su un heavy rock fatto di riff energici e melodie graffianti ad opera del frontman Gianni Pontillo, capace di toccare note non proprio alla portata di tutti.
Le ispirazioni del quartetto ricordano per certi versi i Soundgarden era Badmotorfinger, anche se non stiamo proprio parlando dello stesso genere. Con la straripante "Once upon a time" si aprono le danze di un album dalle mille sfaccettature (come la funkeggiante "Sexxells"), meno tirato rispetto al suo predecessore (nei suoni prima di tutto) ma comunque votato all'attacco frontale, qua e là impreziosito da alcuni passaggi più riflessivi e acidi.
Le undici canzoni in scaletta, tra le quali spiccano in particolare "Fading to gray" e la conclusica "Beyond the universe", ci mostrano una band sicuramente più matura e consapovole dei propri mezzi, in cui ognuno dei musicisti trova il proprio spazio in un una struttura più equilibrata rispetto al passato, discorso che riguarda in primo luogo il lavoro al basso di Hoffi.
Questo disco non segna una svolta netta nel percorso dei Pure Inc ma conferma le buone qualità del quartetto nel saper scrivere buone canzoni, lasciando presagire che il meglio per il gruppo deva ancora venire.
Voto: 7,5
1. Once upon a time
2. Blood runs black
3. Fading to grey
4. F.u.c.k.
5. My riverbed
6. Diary of a suicidal man (Open road)
7. Number 7
8. Take me away
9. To the rhythm
10. Sexxells