Dal 6 ottobre riparte GROOVE BOX
su Radio Lupo Solitario 90,7 FM!
La trasmissione andrà in onda ogni Giovedi dalle 20 alle 21!
La trasmissione andrà in onda ogni Giovedi dalle 20 alle 21!
Per contattarci in diretta:
sms: (+39) 334 2247977
E-mail: onair@radiolupo.it
sms: (+39) 334 2247977
E-mail: onair@radiolupo.it
AVVOLTE KRISTEDHA
AVVOLTE KRISTEDHA
AVVOLTE KRISTEDHA
L'omonimo album degli Avvolte Kristedha è uscito nel 2008, ma in in attesa della imminente uscita del nuovo disco, ho deciso di scrivere due righe su questo disco: personalmente il loro stile mi ricorda molto i Marlene Kuntz e gli ultimi Timoria, con alcuni passaggi di hard rock che sottolineano il sentimento di rabbia di testi, i cui contenuti si presentano molto diretti e dinamici.
Anche loro figli di Manuel Agnelli e del suo carrozzone indie rock alternativo, in alcuni brani cercano tuttavia di abbandonare quel genere per essere più diretti, con chitarroni più pesanti ed energiche.
Non mancano anche sprazzi di intimità, come in "La memoria, il canto e la marea" che si rivela essere una piccola poesia in stile De André, con le sole chitarre acustiche ad accompagnare la voce di Christian Torelli; tra i dieci brani che compongono la tracklist troviamo anche due tracce strumentali nelle quali gli alti e bassi delle chitarre rendono l'atmosfera leggermente incline al progressive.
E' così che i quattro torinesi lasciano soddisfatti per energia e incisività, dividendo la propria anima sonica fra ballate sublimi e rabbia viscerale, sussurri aggrappati a poche note e scariche fulminanti di chitarre.
Interessante anche la scrittura di testi che vanno a scavare nel profondo delle emozioni, tenendosi lontani dalla superficialità e aborrendo il facile qualunquismo.
In conclusione posso dire che l'album gli Avvolte è ben suonato e di sicuro ci rende appieno l'immagine di una rock band italiana che cerca uscire dagli stili in voga senza abbandonare il proprio, rimanendo ben saldamente ancorati alle proprie radici. Da sottolineare inoltre la piacevolissima grafica del disco, in stile vinile ecologico.
Anche loro figli di Manuel Agnelli e del suo carrozzone indie rock alternativo, in alcuni brani cercano tuttavia di abbandonare quel genere per essere più diretti, con chitarroni più pesanti ed energiche.
Non mancano anche sprazzi di intimità, come in "La memoria, il canto e la marea" che si rivela essere una piccola poesia in stile De André, con le sole chitarre acustiche ad accompagnare la voce di Christian Torelli; tra i dieci brani che compongono la tracklist troviamo anche due tracce strumentali nelle quali gli alti e bassi delle chitarre rendono l'atmosfera leggermente incline al progressive.
E' così che i quattro torinesi lasciano soddisfatti per energia e incisività, dividendo la propria anima sonica fra ballate sublimi e rabbia viscerale, sussurri aggrappati a poche note e scariche fulminanti di chitarre.
Interessante anche la scrittura di testi che vanno a scavare nel profondo delle emozioni, tenendosi lontani dalla superficialità e aborrendo il facile qualunquismo.
In conclusione posso dire che l'album gli Avvolte è ben suonato e di sicuro ci rende appieno l'immagine di una rock band italiana che cerca uscire dagli stili in voga senza abbandonare il proprio, rimanendo ben saldamente ancorati alle proprie radici. Da sottolineare inoltre la piacevolissima grafica del disco, in stile vinile ecologico.
Crossoverboy
TRACKLIST:
01. Supercombi
02. Linfa vitale
03. I conflitti dell'essere
04. 210
05. La memoria, il canto e la marea
06. L'insonne
07. Si così
08. Vorrei
09. Svaria II
10. Fatuadore
01. Supercombi
02. Linfa vitale
03. I conflitti dell'essere
04. 210
05. La memoria, il canto e la marea
06. L'insonne
07. Si così
08. Vorrei
09. Svaria II
10. Fatuadore