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Recentemente intervistato da un webmagazine olandese, l'attuale bassista dei Down - ma soprattutto storico ex Pantera - Rex Brown ha parlato anche della fine della leggendaria metal band spiegando il proprio punto di vista sulle questioni che hanno poi portato allo scioglimento dei Pantera:
"Philip [Anselmo, cantante ndGB] e io volevamo assolutamente portare avanti il progetto Down. Avevamo scritto molte canzoni [che sarebbero poi diventate il secondo album dei Down, ndGB] e volevamo farlo. Ma i fratelli [il chitarrista 'Dimebag' Darrell Abbott e suo fratello, il batterista Vinnie Paul, ndGB] impazzirono per questo. Perchè ci serviva un anno intero. Che poi ci sarebbero serviti tre anni, capisci cosa intendo?! Ma loro si fecero degli strani pensieri a riguardo, la mia reazione fu 'io mi chiamo fuori dalla questione'.
Phil voleva poi fare i Superjoint Ritual e prima che ce ne accorgessimo, la situazione diventò come quella tra Sammy Hagar e i Van Halen. Ma io decisi di starmene in disparte senza dire una parola alla stampa nè a nessun altro. Semplicemente era come se mi fossi seduto ad aspettare e sperare in un aiuto da parte della mia buona stella, sperando che ognuno si tranquillizzasse e si potesse tornare insieme. Ma non è successo. Un pazzo scatenato ha infilato quattro pallottole nella testa di Dime. E' stato il mio testimone di nozze. E' una tragedia. E' stato difficile sopportare la situazione."
E così, alla domanda se Dimebag non fosse stato ucciso avrebbe potuto esserci una reunion dei Pantera, Rex ha così risposto:
"Lo garantisco. Lo avrei fatto accadere."
06/07/2009
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