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WEDNESDAY 13
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La nostra inviata Giulia Severini ha incontrato Wednesday13 poco prima dell'esibizione tenuta lo scorso 10 novembre al Rock N Roll di Romagnano Sesia. Ecco cosa ci ha raccontato.

G: Ciao Wednesday e benvenuto a Groovebox!

W: Grazie! 

G: Come procede questo tour? Stai già suonando i brani del tuo nuovo album THE DIXIE DEATH?

W: No, niente di nuovo. Ci piacerebbe molto farlo ma in questo tour suoniamo solo canzoni dall’EP SPOOK AND DESTROY, per quelle nuove preferiamo aspettare l’anno prossimo.

Il tour sta andando alla grande! Ogni show è stato davvero intenso e siamo stati molto bene accolti dal pubblico considerando il fatto che sono passati quattro anni dalla nostra ultima visita in Italia ma anche da quella a Praga e in molti altri posti. Ci sono ancora tante persone che vengono a vederci, molte delle quali sono nuove il che è davvero una buona cosa, significa che non si sono stancati di noi. Non mi aspettavo niente del genere. L’unica nota dolente di questo tour è che mi sono ammalato dopo tre giorni e non riesco proprio a guarire!

G: Puoi dirci qualcosa del tuo nuovo album? Dobbiamo aspettarci dei suoni cupi come quelli di TRANSILVANIA 90210 oppure del sano punk/rock’n’roll come nei tuoi ultimi lavori?

W: Direi che non è quel genere di rock’n’roll che io chiamo da “fist in the air” come FANG BANG e non è nemmeno come CALLING ALL CORPSES che era molto ispirato alla musica dei Ramones. Questo album ha preso una strada tutta sua, ci sono parti che ricordano TRANSYLVANIA, altre che ricordano SKELETONS ma credo che in generale sia molto più forte ed abbia un peso maggiore rispetto agli altri album. Tutte le band si evolvono e credo che anche noi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti, questo album lo dimostra. Ci sono tutti gli elementi che hanno caratterizzato l’evoluzione della mia carriera da Wednesday ai Murderdolls, in questo senso lo considero di maggiore peso rispetto agli altri. Potrebbe anche essere una continuazione dei Murderdolls...Ne sono entusiasta, credo che sia il mio migliore album e non vedo l’ora che arrivi l’anno prossimo per poterlo presentare!

G: A che cosa ti ispiri per i testi delle tue canzoni?

W: Mi vengono in modo molto naturale. Ovviamente non cerco di salvare il mondo o di cambiarlo con le mie canzoni, diciamo che scrivo nello stesso modo in cui parlo e penso. Creo un mondo totalmente inventato, di fantasia, il mondo di Wednesday13. Posso scrivere o cantare di qualsiasi cosa io voglia, posso scrivere degli zombie o di Rambo... Davvero, qualsiasi cosa mi venga in mente! Non ho nessun limite e non sono mai stato costretto a cantare di qualche argomento in particolare. Ad esempio, mentre stavo lavorando al nuovo album, quando è arrivato il momento di scrivere i testi – di solito scrivo prima la musica e poi i testi – mi sono un po’ agitato perchè non avevo ancora pensato a nulla. Invece poi mi è venuto tutto in modo molto naturale. E’ un processo molto veloce. E soprattutto mi fanno subito molto ridere! Sempre per l’ultimo album, ho scritto di getto un paio di testi, ne ho riletto uno senza nemmeno cantarlo ed ho iniziato a ridere come un matto. Sono molto divertenti, un po’ malati se vuoi, ma divertenti, anche se in modo cupo. Ci saranno dei testi davvero molto fichi nell’album nuovo! Tempo fa per trovare l’ispirazione guardavo molti film, ancora oggi ne guardo ma diciamo che trovo più ispirazione nei miei fan. Faccio questo lavoro da tanto tempo e le cose che scrivo appartengono anche alle persone che mi seguono, non è più tutto incentrato su di me. Mi piace migliorare me stesso e cerco di fare quello che posso perchè ogni mio lavoro sia migliore del precedente. Sento che le persone mi guardano e di conseguenza sono sempre più critico verso me stesso, ogni anno voglio evolvermi. Per molto tempo non mi è piaciuto essere etichettato come il darkettone di turno, il tipo strano, l’amante dell’horror... Oggi invece sono molto a mio agio con questo personaggio, mi piace, mi piace avere questo ruolo, voglio continuare ad interpretarlo e voglio essere il migliore. Mi diverto tantissimo e mi piace vedere le reazioni dei miei fan che a volte sono davvero incredibili!

G: In fase di registrazione hai inciso tutti gli strumenti tu?

W: No, questo è stato il primo album nel quale ho inciso solamente le parti vocali e un paio di parti di tastiera. Ho scritto tutto e ho fatto qualche demo prima di andare in studio ma abbiamo questa line-up da un po’ ormai, ci troviamo bene e ho voluto che questo si sentisse anche sul disco. Nei live di solito non suono quindi è meglio che le persone che verranno a vedermi sentano sul disco quello che sentiranno anche in concerto.

G: Dopo tutti questi anni, ti piace ancora dire "fuck"? E a cosa lo dici adesso?

W: Lo dico più o meno a qualsiasi cosa! A parte gli scherzi, non saprei... Vengo da un paese molto piccolo, sono sempre stato circondato dalla religione e in realtà forse nulla è cambiato da allora. Credo che la religione sia una cosa molto stupida, tutti i problemi che abbiamo nel mondo derivano dalla religione e la gente viene continuamente uccisa nel nome di qualche dio. Se non esistesse la religione molti dei nostri problemi non ci sarebbero nemmeno. Non dico di voler togliere alle persone qualche cosa in cui credono ma questa faccenda della chiesa per me è stata sempre un problema, specialmente nel mondo in cui sono cresciuto...

G: Come componi la scaletta del concerto? Prendi i tuoi grandi classici e li porti avanti per tutto il tour oppure la cambi data per data?

W: Tendiamo a tenere sempre la stessa scaletta per tutto il tour. Quello che dobbiamo fare è uno spettacolo e quindi tutto deve essere lo stesso ogni volta che andiamo sul palco, ci aiuta ad entrare nella parte e ad interpretare i nostri personaggi al meglio. Non mi piace dover pensare quando mi esibisco.Per quanto riguarda la scelta delle canzoni per la scaletta, ogni tour e ogni volta che esce un cd è sempre più difficile. Posso suonare solo per un periodo limitato di tempo e ho molte canzoni tra le quali scegliere. In questo tour ho tolto 197666 che è stata sulla scaletta per almeno dieci anni, ora sono finalmente riuscito e metterla da parte. Ci sono poi certe canzoni come RAMBO o BAD THINGS che sono molto amate dai fan e che quindi devono necessariamente essere suonate. L’anno prossimo sarà un bel problema perchè ci piacciono tutte le canzoni nuove, vorremmo suonare tutto l’album ma dovremo inserire anche quelle vecchie. Non so davvero come faremo...

G: Qual è la canzone che non ti stanchi mai di suonare e quella che non sopporti e che suoni per i fan? 

W: I ragazzi lo sanno, io odio le prove. Le odio perchè sono noiose e ognuno presta attenzione solo alla propria parte. Suoni praticamente solo per te stesso per giorni e giorni. Secondo me l’unico modo per imparare ad essere una band è stando sul palco e ogni palco è diverso dagli altri, i suoni sono diversi, le dimesioni sono diverse... e credo di avere dimenticato la tua domanda. Ah, le canzoni! Non so davvero quale sia la mia preferita! Se la mia voce è buona mi piace cantare qualsiasi canzone... Non saprei, è una bella domanda... Mi piace RAMBO, mi diverto molto con la pistola-giocattolo, è una delle mie canzoni più vecchie e mi riporta indietro nel tempo, al 1997. Però non invecchia mai ed è sempre divertente vedere le reazioni delle persone quando la suoniamo. Trovo che sia una delle mie canzoni più stupide! Esco con il cilindro in testa e il fucile in mano cantando di Rambo... Quanto posso essere serio mentre lo faccio?! Direi che riassume abbastanza il mio modo di essere, il mio volermi divertire. Non mi sono mai ritirato in nessun angolo buio a guardare film su Dracula tutto il giorno, credo che sia questa l’idea più sbagliata che la gente ha di me. Io sono divertente!

G: Ti ho visto molte volte suonare live, mi sbaglio o sei più a tuo agio a cantare senza la chitarra?

W: Sì! Mi ci è voluto un po’ di tempo prima di capirlo. Adesso non ne ho più bisogno, abbiamo già due chitarristi quindi io non devo aggiungere niente e direi va bene così visto che non mi sono mai considerato un eccellente chitarrista. Mi ci è voluto davvero molto tempo però per sentirmi a mio agio senza la chitarra, all’inizio mi sentivo nudo e non sapevo bene come muovermi. Tutto è cambiato quando ho iniziato il progetto Gunfire 76, dovevo essere il frontman della band e lavorare sul quel ruolo quindi sono migliorato come cantante ed ho iniziato ad interagire maggiormente con il pubblico. Guardando i video dei miei live fino al 2008 mi sono accorto che ero davvero molto timido, non guardavo nessuno... Adesso invece posso anche fissare una persona tra il pubblico per una canzone intera! Mi ci è voluto un po’ ma adesso mi trovo bene. Come ti dicevo il mio obiettivo è quello di continuare ad evolvermi per essere il migliore in quello che faccio, la chitarra me lo impediva. La suono ancora comunque, mi piace e la uso per scrivere la musica ma non ho nessun bisogno di suonarla anche dal vivo.

G: E’ capitato che incidessi o cantassi dal vivo brani dei tuoi side-project, posso chiederti come mai? 

W: Principalmente perchè la maggior parte dei ragazzi che sono nella band fanno parte anche dei miei side-project quindi anche loro si divertono a suonarle, soprattutto quando ce ne sono alcune che non facciamo da molto tempo. Nei concerti poi c’è sempre qualche ragazzino che le conosce quindi è molto divertente! Lo facciamo per questo, per cambiare e suonare qualche cosa di diverso ogni tanto. Siamo insieme da così tanto tempo che nessuno deve più imparare niente di nuovo e tutti conoscono tutte le canzoni dei vari progetti.

G: Sei una persona ricca di idee e con molti gruppi, ci dobbiamo aspettare qualcosa di nuovo?

W: Al momento sono davvero molto soddisfatto del progetto Wednesday13 e per ora è l’unica cosa a cui mi voglio dedicare, soprattutto dopo l’evoluzione che c’è stata con l’ultimo album. Siamo molto curiosi di vedere la reazione delle persone quando uscirà ed abbiamo già voglia di pensare al disco successivo.Per questo nuovo album gireremo parecchi video ed ho intenzione di produrli e dirigerli io stesso. Voglio che le persone vedano anche le mie idee di regista perché l’anno prossimo ho intenzione di girare anche il mio primo film horror. Questa è l’unica cosa nuova che voglio fare per ora e non sarà legata al mondo della musica. Mi hanno chiesto per anni quando avrei fatto un film horror, io ci ho sempre pensato e ne ho visti molti quindi questo sarà il mio prossimo passo. Sarà il 2013, ci sarà un nuovo album e proverò a fare un film. L’idea mi emoziona molto! Non ci saranno nuove band per il momento, sono troppo occupato.

G: Frankenstein Drag Queens, Muderdolls, Wednesday13: che differenze senti fra questi tre progetti?

W: Frankenstein è uno dei progetti più vecchi, ricordo di aver suonato in stanze non più grandi di questa con pochissime persone a vederci, non tutti hanno conosciuto quella band. I Murderdolls sono stati il mio primo progetto a livello professionale, ho viaggiato, l’atmosfera era diversa. Wednesday13 invece è stata la mia prima vera band, quella in cui ho avuto decisamente più responsabilità e più libertà a livello decisionale. Per quanto riguarda la musica tutti questi progetti si assomigliano perchè sono nati tutti da me. Attraverso loro però è possibile vedere la mia evoluzione e le diverse influenze musicali nei vari periodi della mia vita. Mi è sempre piaciuto tutto, dagli Slayer ai Ramones, mi piace l’heavy metal e mi piace il punk-rock ed ho sempre tenuto in grande considerazione tutti i generi musicali che amo. Credo che questa sia una delle caratteristiche che mi rende diverso rispetto ad altri artisti, non mi sono mai legato ad un unico stile. Continuo ad ascoltare musica e a tenermi aggiornato sulle nuove band. Mi piacciono molto i Lamb of God e gli Hatebreed ad esempio. Questo è il genere che sto ascoltando in questo periodo e credo che abbia influenzato la mia musica. Ma resterà sempre la musica di WEDNESDAY13.

G: Per te come artista, internet è una cosa positiva o negativa?

W: Lo adoro! Sono costantemente su internet con il mio telefono o con il computer. E’ fantastico, specialmente per me, vista la mia professione, e se continuo a fare quello che faccio lo devo ai miei fan. I social media come Facebook e Twitter per me sono importanti. Sono molto attivo su Twitter, curo personalmente la mia pagina e twitto sempre dal mio telefono. E’ il modo migliore che ho per conoscere i miei fan, ce ne sono molti che riesco anche a riconoscere quando li incontro grazie alle foto sul loro profilo. Loro non se lo aspettano mai quindi hanno sempre una bellissima reazione! Io non ho mai avuto questa possibilità quando ero giovane, non ho mai potuto avere contatti con Gene Simmons dei Kiss, lui non sapeva chi ero io. E poi posso sempre sapere direttamente che cosa dicono di noi, se abbiamo fatto schifo non devo aspettare di leggerlo sul giornale o di saperlo dal mio manager. Sono davvero devoto a internet. Credo che sia il modo migliore per farmi conoscere visto che alla radio non passano mie canzoni e nessuno dei miei video andrà mai su Mtv. Youtube e siti del genere sono la ragione per la quale io ho una carriera.

G: E per quanto riguarda la questione download?

W: Le persone scaricano le mie canzoni ma lo zoccolo duro dei miei fan compra sempre i miei album, vogliono avere il cd intero, con le grafiche e tutto il resto. Quelli che scaricano le mie canzoni sono quelli che mi danno una prima possibilità quindi non importa. Chi di loro poi vuole la mia musica la compra.

G: Dopo quello che è successo alla Roadrunner Records, bisogna considerare chiusa la questione Murderdolls?

W: I Murderdolls erano con la Road Runner principalmente per via degli Slipknot, nessuno ha potuto evitarlo, bisognava firmare per forza con quell’etichetta. Per me è stato un po’ un problema visto che era la mia prima band... Comunque è uscito il primo disco e non c’è mai stata nessuna pressione per averne un secondo. Joey è tornato con gli Slipknot e a me hanno lasciato fare il primo album solista nel 2005. Non avendo venduto abbastanza copie però mi hanno detto che non servivo più e mi hanno lasciato andare via. Poi si è tornato a parlare dei Murderdolls nel 2010 e tutti si sono esaltati nuovamente. Le persone dell’etichetta sono state fantastiche, hanno fatto tutto quello che hanno potuto ma all’uscita del secondo disco, qualsiasi cosa facessero gli Slipknot, il nostro lavoro veniva offuscato. E’ stato davvero brutto perchè abbiamo sempre avuto un bello slancio iniziale ma poi siamo sempre stati rimessi da parte. Per me è stato davvero frustrante perché ho messo nei Murderdolls tutto me stesso. E’ stata una di quelle situazioni per le quali se l’etichetta decide che stai nuocendo ad altri suoi progetti ti prende e ti chiude in un ripostiglio. Non credo che si farà più nulla comunque. Magari un giorno... In realtà non credevo nemmeno che sarebbe uscito il secondo album, ne sono stato molto stupito. Sono contento di averlo fatto perché quel disco è fantastico e ci ho davvero messo tutto me stesso. Credo che sia stato un buon lavoro ma è lì che tutto finisce ed è lì che si chiude la storia. E’ stato bello e sono molto dispiaciuto soprattutto perché so di avere lavorato duramente. So che anche i fan lo hanno apprezzato e sapere di non potere più appagare il loro desiderio è un po’ triste. Non posso soddisfarli e non posso soddisfare nemmeno me stesso così perdiamo tutti. Comunque sono usciti due dischi fantastici, se dovrà succedere ancora qualcosa vedremo... Non mi ci vedo molto come Murderdoll cinquantenne... Vedremo.

15/11/2012


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