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Gli YELLOWCARD debuttano al #10 posto della classifica Billboard Top 200 con il nuovo album 'SOUTHERN AIR' (uscito il 14 Agosto per Hopeless Records)!. E' il quinto album della band a raggiungere la Top 20 (il quinto a raggiungere la Top 10), una prova chiara ( se ce ne fosse ancora bisogno) del ritorno della band ai vertici della scena internazionale.
Per celebrare questo successo, Groovebox.it ha intervistato il cantante e leader della band prima dello show tenutosi in Agosto al Carroponte di Sesto San Giovanni.
L'intervista è a cura di Chiara.
In che modo una canzone diventa title track e, nel caso specifico di Southern Air, perché l’avete scelta? Com’è nata?
Penso che Southern Air sia stata la più adatta a diventare il titolo dell’album perché rispecchia in un certo senso lo spirito dell’album, in modo particolare per quanto riguarda il testo. Rappresenta ciò da cui è nato l’intero album, una sorta di punto di partenza, ciò da cui è arrivata l’ispirazione. Per noi è importante scegliere una title track che di per sé rappresenti l’intero album.
Di chi è stata o da cosa è nata l’idea di coinvolgere i fan al processo di registrazione di Souther Air attraverso la video chat?
Cerchiamo di fare sempre il possibile per coinvolgere i fan, per noi sono molto importanti, volevamo fare qualcosa di interessante, quindi abbiamo pensato che sarebbe stato divertente dare la possibilità ai fan di seguirci in studio di registrazione. Gli abbiamo dato la possibilità di seguirci durante le registrazioni, di chiacchierare, è stato quasi naturale per noi.
Questa cosa vi ha influenzato in qualche modo?
Si in un certo senso ci ha ispirato; I fan ci raccontavano di come ci hanno seguito, di cosa si aspettavano dal nuovo album, di cosa facevano per diffondere la nostra musica, è stato fantastico.
Ci sono diverse collaborazioni in Southern Air: Cassadee Pope degli Hey Monday, Alex Gaskarth degli All Time Low e Taylor Jardine dei We Are the in Crowd, e anche Patrick Stump ha lavorato con voi, come sono nate queste collaborazioni?
Con Tay, Alex e Cassadee, è nato tutto in modo naturale, sono venuti in studio e hanno registrato, invece con Patrick è stato un po diverso; anche lui è un nostro caro amico ed è venuto in studio per lavorare a Here I Am alive. Per noi è stato un esperimento, non abbiamo mai scritto una canzone simile e temevamo che il pubblico non l’avrebbe apprezzata, è stata una sfida. Inoltre Patrick all’inizio doveva comprarire nella canzone al posto di Tay, poi però ci sono stati dei problemi con la sua casa discografica e abbiamo dovuto sostituirlo, qui è entrata in gioco lei.
Ryan, sei nuovamente tornato a Los Angeles dopo un periodo passato in Georgia: la prima volta che arrivasti a LA è stato al tempo di Lights and Sounds ma questa volta è diverso; in Southern Air sembri più sereno, ti manca la Georgia, i tuoi vecchi posti ma sei positivo e sicuro di te diversamente da Lights and Sounds…
Si. Lights and Sounds è nato durante un periodo buio della mia vita, tutto stava cambiando, non sarei stato in grado di scrivere un secondo Ocean Avenue, e molti fan non hanno accolto con favore questo cambiamento. Ora è tutto molto diverso, sono diversi i rapporti con la mia famiglia, ho relazioni stabili, sono maturo e sereno.
Una curiosità: in When You’re Through Thinking Sy Yes c’è una canzone, With You Around che ha una sorta di collegamento con Only One di Ocean Avenue, ci sono canzoni in Southern Air collegate a canzoni di altri album?
No, nel nuovo album non ci sono collegamenti con canzoni di altri album.
Southern Air esce oggi, cosa vi aspettate dal pubblico stasera? Suonerete delle nuove canzoni?
A dir la verità questa sera suoneremo solamente Always Summer dal nuovo album. Purtroppo non abbiamo avuto tempo per provarle, terminato il Warped tour siamo partiti per l’Europa e non abbiamo avuto un minuto libero, e non vogliamo lasciare le nuove canzoni al caso. Il brutto di internet è che qualsiasi cosa fai finisce in rete, non possiamo permetterci di sbagliare con le nuove canzoni.
Il nostro ultimo concerto in Italia è stato a Ravenna, era caldissimo in quel posto, la gente è quasi morta per il caldo ma è stato un concerto spettacolare, i fan italiani sono fantastici, sarà un concerto spettacolare anche stasera.
Com’è cambiata l’esperienza del Warped Tour anno dopo anno?
È cambiata nel senso che noi siamo più maturi e concentrati rispetto ai primi anni. Mi prendo cura di me stesso, della mia voce e mi esercito, e ho capito che tutto questo aiuta a migliorare. Ora sto molto attento, non bevo troppo, magari leggo qualche fumetto. Cerchaimo di fare sempre del nostro meglio, di essere la migliore band sul palco, diamo il meglio di noi stessi.
Come scegliete i registi dei vostri video? Come è lavorare con Robby Starbuck che infatti, ha diretto i vostri ultimi video?
Li scegliamo in base a quello che scrivono, se ci piace quello che tirano fuori se apprezziamo le loro idee cerchiamo di collaborare con loro, con Robby ci troviamo molto bene, ci piace il suo modo di lavorare.
Avete mai pensato a realizzare un DVD live dopo Beyond Ocean Avenue?Vi piacerebbe?
Si ci piacerebbe tantissimo realizzare un DVD solo che non so dov’è l’albero dei soldi, sarebbe bellissimo se qualcuno venisse dai noi e ci dicesse “forza facciamo un dvd”!
When You’re Through Thinking Say Yes è stato l’album del vostro ritorno ed è stato un grande successo, come ci si sente a tornare in studio un anno dopo? Vi sentivate sotto pressione? È stata una sfida per voi?
Si, lo è stato, ed è stato tutto molto veloce. Abbiamo finito il tour il 18 dicembre in Portogallo, siamo tornati a casa per le vacanze e tempo qualche settimana ci siamo rimessi a lavorare sull’album. Sean era a Seattle, per quel suo problema (ha avuto un cancro alla tiroide ndr), nel frattempo io e Mendez ci siamo messi a lavorare, non c’era tempo per pensare: tutto quello che mettevamo su se ci sembrava buono lo registravamo, ne facevamo un demo e lo inviavamo a LP e Sean. A Marzo eravamo già in studio.
Cosa pensate dei fan che si tatuano le parole delle vostre canzoni?
Penso che sia fantastico ma allo stesso tempo mi mette un sacco di agitazione, specialmente quando mi chiedono di scrivergli addosso, mi tremano le mani e dico “ sai vero che questa cosa ti rimarrà impressa sulla tua pelle per il resto della tua vita”.
31/08/2012
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