Recentemente intervistato da una radio australiana, Marilyn Manson ha parlato del suo nuovo album "Born Villain" che dovrebbe uscire tra pochi mesi: "E' un lavoro molto cinematografico" ha detto il reverendo, "nel senso che trasmette le stesse sensazioni di un film, cioè senti la tensione delle scene ascoltando la colonna sonora oppure osservando il susseguirsi degli eventi nel film, capisci quando qualcosa di violento sta per accadere. Vorresti essere in grando di cambiare gli avvenimenti mentre li stai guardando. In questo senso è un lavoro cinematografico. Credo sia il mio lavoro più concettuale, perchè racconta una storia. E' stato molto interessante farlo. Ho dovuto completamente reinventare me stesso."
Quando poi gli è stato chiesto di parlare dei cambiamenti nella sua vita e della nuova era per il marchio Marilyn Manson, Brian Warner ha spiegato che "credo ci siano diversi modi per vedere tutte queste cose che stanno davanti a te e realizzare qual è il tuo posto e conseguentemente schiaffeggiarti da solo in faccia quando capisci di aver abbandonato il tuo percorso per poi poter tornare in pista. E a volte hai la necessità di dover bruciare tutto per ricostruire tutto da capo sulle ceneri. Questo è ciò che ho fatto, mi sono spogliato di tutto per ricominciare dall'inizio."
Sempre a proposito del nuovo album e parlando con Revolver, il rocker ha aggiunto: "Non somiglia a nessuno dei miei vecchi dischi. Infatti è più simile a ciò che ho ascoltato prima di fare questo album, quindi roba come Killing Joke, Joy Division, Revolting Cocks, Bahaus, Birthday Party... E' molto ritmato. Ed è molto blues. E' il primo album in cui ripeto alcuni versi."
Chiusura poi affidata alla discussione della sua etichetta di 'shock rocker': "Ormai non c'è più nulla da fare per scioccare la gente. Tutto ciò che puoi fare è confondere. Non lasciare mai vuoto il secchio del mistero. Non permettere alla gente di definire ciò che fai."