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04/12/2014 - BOLOGNA - ESTRAGON
Report a cura di: Carlo Vergani
«Un pioniere che ha rotto ogni barriera tra rock ed underground elettronico» questa è una delle frasi scelte per promuovere The Bloody Beetroots riferendosi a Sir Bob Cornelius Rifo che è il mastermind di questo progetto.
Ora mai in pianta stabile a Los Angeles è uno dei DJ più famosi al mondo. I suoi show sono incredibili ed è qui a Bologna per far impazzire tutti i presenti. La sua energia creativa lo ha portato a suonare nei festival più prestigiosi e affollati del mondo da Coachella a Lollapalooza, passando per Big Day Out, Primavera Sound, SXSW e Fuji Rock.
Quando è stata fissata questa data all’Estragon pensavo ad un sold-out immediato dato anche il prezzo dei biglietti, invece purtroppo non è stato così. Il DJ set prima di Sir Bob Cornelius Rifo, è affidato a Elisabee il classico combo bella ragazza e chiavetta USB inserita, muovi le mani e avrai l’attenzione del pubblico. Citando un programma radiofonico, che recentemente è tornato alla ribalta, negli anni 90 c’erano gli amici della cassettina, ora ci sono gli amici della chiavettina USB. Quello che differenzia Bloody Beetroots da questo, è che è un artista a 360°. Ottimo pianista, suona basso e chitarra e sul palco si fa accompagnare da un bravissimo batterista e da un tastierista polistrumentista che lo aiuta con i campionamenti.
Alle 23.15 eccolo salire sul palco.La folla è in visibilio, pogo stage diving , sembra di stare ad un concerto punk rock di altri tempi. Brani come Rocksteady sono delle bombe incredibili. Come ho già detto la folla presente è impazzita ogni brano suonato viene accolto in maniera incredibile si vedono addirittura donne che si tolgono reggiseni per lanciarli sul palco neanche fossimo a Woodstock . Sir Bob Cornelius Rifo Con The Bloody Beetroots ha all’attivo due album, Romborama, del 2009, che ha venduto 2 milioni di copie in tutto il mondo, e Hide, uscito nel settembre 2013 su etichetta Ultra-Sony Music, in cui si avvale di importanti collaborazioni, a partire dal primo singolo, Out Of Sight, che Sir Bob ha realizzato insieme al grande Paul McCartney. Nel nuovo lavoro troviamo anche Theophilus London e Peter Frampton, solo per citarne alcuni. Nella setlist compaiono brani dei due dischi e i notevoli remix fatti dal producer italiano. Lo show dura un’ora e 20 minuti, forse troppo poco, ma vedendo l’entusiasmo dei suoi fans direi che per stasera va bene così, siamo tutti sudati e contenti.