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15/07/2015 - Piazza Castello di Ferrara
Report a cura di: Fabio Goretti
Il tempo promette benissimo per quella che sarà una serata all’insegna del rock e della musica alternativa e sperimentale made in italy, come sempre la location suggestiva della piazza ferrarese sarà una cornice meravigliosa per l’atmosfera di un live all’aperto (nonostante le brutturie dei ponteggi di facciata lungo le torri dello splendido castello estense), si contano circa 2500 paganti tra prenotazioni e biglietti venduti sul posto.
La serata inizia presto, alle 9 circa sale sul palco Jacopo Incani presentando il suo personale e sperimentale progetto one man band iosonouncane e il pubblico inizia rapidamente ad alzarsi e ad avvicinarsi al palco per sentire questo particolare mix tra esperimenti elettronici e la musica cantautorale tipica italiana che tutti noi abbiamo nel sangue da generazioni. Naturalmente non era possibile portare su un palco tutte le persone che hanno partecipato in qualche modo all’ incisione di DIE, l’ultimo lavoro in studio del gruppo uscito di recente, quindi l’artista di è attrezzato di computer, basi e si è dedicato più che altro alla miscelazione delle varie cose oltre che ai synth e naturalmente alla voce.
Lo spettacolo è particolarmente piacevole, il volume non troppo alto e la poca densità di persone, gli spazi ampi e le dilatazioni delle canzoni permettono di godersi della bella musica durante il tramonto ferrarese, in particolare ho apprezzato molto le versioni live dei brani “Paesaggio” e “Stormi” che vengono di fatti applauditi dal pubblico.
Peccato per la performance breve del cantautore italiano di cui avremmo sicuramente apprezzato qualche minuto di più di live, ma prima delle 10 questo lascia il palco per lasciare spazio al gruppo di punta della serata i Verdena.
Salgono sul palco poco più tardi i Verdena, come spesso accade ultimamente in 4 per la presenza del chitarrista/tastierista Giuseppe Chiara che come sempre accompagna il trio bergamasco. Il concerto inizia col botto, Endakdenz (o almeno la prima parte di questo disco, la seconda uscirà a breve anche se in passato un po’ ci avevano illuso di poterla aver in tasca già prima dell’estate) viene suonato quasi completamente, unitamente a qualche classico che infiamma il pubblico come “muori delay” o come la dolcissima “scegli me” che amano fare tra le prime delle loro esibizioni, o la potente “don callisto” che invece eseguono nel bis sfoderando il loro vero spirito grunge.
I Verdena in passato ci hanno abituati bene, live da più di due ore, spettacoli impeccabili, precisi, potenti e contemporaneamente mansueti durante le loro ballad acustiche, ahimè bisogna dire che nonostante il bello spettacolo offerto questa sera non sono stati all’altezza delle aspettative, molti errori, brani interrotti che vengono ricominciati da capo, un Alberto barcollante che non sembra essere troppo presente, e si fa sfuggire un “com’è che faceva?” non ricordandosi il giro iniziale di piano di uno dei loro brani più famosi, fortunatamente Roberta e Luca reggono bene il tempo ed eseguono la maggior parte dei brani senza sbavature.
Probabilmente il caldo e la stanchezza dovuta al live di ieri a Roma li hanno porti ad affrontare Ferrara, un città che li ha ospitati più volte e dove hanno sempre offerto spettacoli pirotecnici non nel migliore dei modi.
Ad ogni modo aspettiamo con ansia Endkadenz Vol. 2, la cui uscita è stata ufficialmente annunciata per il 28 agosto, e inutile dirlo, aspettiamo anche il successivo tour con la speranza di vederli carichi e rigenerati. So che non deluderanno.