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07/08/2015 - ROCK PLANET - CERVIA (RA)
Report a cura di: UnderD
E' la terza volta in dodici anni che vedo i Soulfly di Max Cavalera dal vivo e devo ammettere che, il declino che si è avvertito sugli ultimi dischi, lo si percepisce anche sul palco. Max è fuori forma, i chili, aumentano di pari passo con gli anni sulla carta d'identità e la voce, che su disco pare ancora convincente, dal vivo diventa un rantolo alternato a lunghe pause, dove le parti cantate, vengono lasciate al pubblico che spesso diventa l'elemento aggiunto della band. Anche la line up comincia a fare acqua, se da una parte c'è ancora un signor chitarrista come Marc Rizzo, dall'altra c'è la Cavalera Family, con Zyon e Igor Jr che sono ancora ben lontani dallo status di musicisti navigati. E così, per divertirsi, ci si affida alla storia, perchè Max Cavalera rappresenta tre decenni di metal e il suo passato nei Sepultura, lo rende una semidivinità degli anni novanta a cui si perdona tutto, assenza di voce compresa. Il Rock Planet è discretamente pieno e caldo quando la band attacca con "Frontlines". Si poga, si canta e si balla con le successive "Fire" e "Prophecy", per poi passare ai circlepit quando cominciano i momenti Sepultura della serata, aperti da "Arise" e "Dead Embryonic Cells". Max appare stanco ed affaticato, forse anche un po’ annebbiato ma, in un modo o nell'altro, con l'aiuto del pubblico (coinvolto spesso con battimani), ci si lascia trasportare dal muro sonoro di "Seek 'N' Strike" e "Blood Fire War Hate". La scaletta della serata pesca un po' da tutta la discografia della band ma, ancora una volta, sono i vecchi brani dei Sepultura a riscuotere il maggior coinvolgimento: "Refuse/Resist" e "Roots Bloody Roots" fanno cantare tutti quanti a squarcia gola ma subito dopo, ci si guarda con il vicino e arrivano commenti nostalgici del tipo "una volta, queste le suonava negli stadi". Il pubblico apprezza e già canta a memoria, il nuovo singolo "We sold our souls to metal", che pare aver fatto breccia nella Soulfly Tribe. Prima di arrivare ai titoli di coda, Massimiliano "Max" Cavalera ci regala anche "You Suffer", una cover dei Napalm Death che francamente non mi aspettavo. Ormai esausto, Max si congeda con i classici "Eye for an eye" e "The song remains insane", mentre Marc, Zyon e Igor si intrattengono qualche istante in più, per salutare tutto il pubblico del Rock Planet abbozzando l'intro di "Creeping Death" dei Metallica. Tutto sommato, quella del Rock Planet, è stata una bella serata, anche se i volumi della voce di Max Cavalera, mi sono parsi un po' troppo bassi (forse per mascherare le attuali menomazioni vocali). E' sempre bello essere a pochi metri dalla storia del metal ma i tempi dei Sepultura, o anche solo dei primi Soulfly, sembrano veramente sempre più lontani.
Setlist:
- Frontlines
- Fire
- Prophecy
- Arise/Dead Embryonic Cells (Sepultura cover)
- Seek 'N' Strike
- Blood fire war hate
- Cavered inside
- World scum
- Refuse/Resist (Sepultura cover)
- We sold our souls to metal
- Tribe
- No Hope=No Fear/ Umbabarauma
- No
- Roots bloody rooots (Sepultura cover)
- Back to the primitive
- You suffer (Napalm Death cover)
- Jumpdafuckup/Eye for an eye/The song remains insane
- Creeping Death (intro, Metallica cover)