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15/10/2015 - BRONSON - RAVENNA
Report a cura di: UnderD
Grande serata a ravenna per i nostalgici degli anni novanta. Al Bronson Rock Club (sold out per l'occasione), vanno in scena gli svedesi Refused, autori, nel 1998, di quel "The Shape Of Punk To Come" diventato punto di riferimento per gran parte dei movimenti punk e hardcore. Come già detto, il locale è gremito da più di ottocento presenti ma, prima del pienone, alle 21 circa, tocca al trio femminile The Smudjas aprire la serata. La band milanese, è al suo primo live davanti ad un pubblico da grande evento come quello del Bronson e a volte l'emozione è palpabile sul palco. Nonostante tutto, le nostre propongono una mezz'oretta scarsa di buon punk-grunge della vecchia scuola con qualche richiamo ai vecchi Nirvana di "Bleach" e "Incesticide". Suoni grezzi, distorti, voce roca e discreto tiro. La band si congeda con un timido stage diving della cantante, ancora palesemente emozionata per l'occasione appena avuta. Forza ragazze!
Poco dopo le 22 all'interno del Bronson c'è ormai più fumo che aria respirabile quando, finalmente, nel mezzo della foschia, vediamo abbassarsi le luci sul palco ed arrivare i Refused con la loro grande energia al seguito. Il concerto è una deflagrazione continua. Pogo, salti, cori, battiti di mani e stage diving fanno da cornice alle varie "Elektra", "The Shape Of Punk To Come" e "The Refused Party Program" che aprono la serata. Noto da subito che la scaletta, da grande spazio alla promozione dell'ultimo reunion album "Freedom", da cui vengono estratte anche "Dawkins Christ", "366", "War On The Palaces", "Servants Of Death" e "Thought Is Blood", offrendo qualche classico in meno rispetto al concerto di qualche anno prima all'Estragon di Bologna. Pazienza. Sono comunque i brani del loro periodo d'oro a scatenare il delirio, "Rather Be Dead", "Hook Line" e la storica "New Noise" su tutte. David Lyxzen, dentro il suo completino un po' indie, è ancora un frontman veramente trascinante, nonostante le continue capriole e salti sul palco e i quarantatre anni suonati, il suo screamo è ancora uno dei migliori su piazza. C'è anche spazio per un monologo di Lyxzen sulla guerra in Siria e relativi profughi (le inclinazioni politiche della band sono note un po' a tutti). Grande prestazione e grande serata. Ormai esausti, i cinque svedesi, dopo circa un'ora e venti di concerto, salutano il Bronson con l'esecuzione di "Tannhauser". Sorvolando sul ritorno su disco non del tutto convincente, i Refused sono ancora dei professionisti dei live e speriamo che la loro reunion continui a durare. Lunga vita ai Refused e ai ruggenti anni novanta. Grazie al Bronson per la magnifica serata.
Setlist:
Elektra
The Shape of Punk to Come
The Refused Party Program
Dawkins Christ
The Deadly Rhythm
366
Rather Be Dead
Hook Line
Coup d’état
War on the Palaces
Servants Of Death
Refused Are Fucking Dead
Thought Is Blood
Worms Of the Senses
New Noise
Tannhäuser