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RAMMSTEIN
01/07/2010 - Castello Scaligero - Villafranca di Verona
 



Report a cura di: Tempo

Rammstein, fondamentalmente o li ami o li odi. Ed io li amo. Alla follia.
Per questo, da quando uscì la notizia che l'1 luglio sarebbero FINALMENTE tornati in Italia in quel di Villafranca di Verona iniziai a contare i giorni, i minuti, i secondi. Un'attesa (per me) spasmodica per quello che già andava profilandosi non come UN evento, bensì L'EVENTO per eccellenza del 2010.
E finalmente ci siamo, l'1 luglio è arrivato: le solite code che ingorgano la Milano-Venezia mi hanno purtroppo impedito di assistere al concerto dei Combichrist (iniziato alle 19.30), pazienza. Anche se non nascondo che mi avrebbe fatto molto piacere vedermeli.
Al mio arrivo la location si presenta comunque molto suggestiva, racchiusa tra le affascinanti mura di un castello mentre l'afa (tremenda) e l'affollamento generale la fanno da padroni: piccola nota positiva la mancanza di bagarini, per fortuna. Fenomeno tutto italiano totalmente da debellare.
Alle 21 precise il concerto ha inizio: un tendone nero nasconde il palco mentre la voce di Till Lindemann intona i primi versi di "Rammlied", brano di apertura; al primo riff cala il tendone nero, svelando una mega bandiera della Germania che cade anch'essa al partire vero e proprio della canzone. Ed eccoli! Loro, in carne ed ossa in tutto il loro splendore!
Till si presenta con un vestito rosso e nero in stile molto Mansoniano, mentre la sua voce grave fuoriesce da un impianto purtroppo gracchiante (perlomeno dalla mia parte), che condizionerà tutta la qualità sonora del concerto. La prima tripletta di canzoni è tratta completamente dall'ultimo album "Liebe Ist Für Alle Da": infatti, dopo l'apertura di "Rammlied" arrivano in successione "B********" e "Waidmann's Heil". L'atmosfera è elettrizzata ed elettrizzante, ma tutti aspettano soprattutto qualcosa dai Rammstein: i giochi di fuoco e fiamme che hanno reso celebri i teutonici e che giustificano l'elevato costo del biglietto.
Fuoco che arriva finalmente per la prima volta durante "Waidmann's Heil" ed in un certo senso il concerto vero inizia da qui: il concerto va avanti senza sosta, con molte canzoni nuove - "Wiener Blut", "Frühling In Paris", "Ich Tu Dir Weh" - e pezzi più datati - "Keine Lust", "Feuer Frei!", "Du Riechst So Gut", "Benzin" - fino alla micidiale tripletta "Links 2-3-4", "Du Hast", "Pussy".
Gli highlights come potete immaginare sono tantissimi, tra sfiammate che scaldano ancor più l'ambiente alternate a potenti spruzzate di fumo, continui giochi di luce ed effetti, fuochi d'artificio: in "Feuer Frei!" vediamo tre membri della band indossare le speciali dragon masks che illuminano il Castello Scaligero con lunghe lingue infuocate al ritmo di "bang! bang!"; in "Benzin" vediamo Till giocare con un lanciafiamme sino ad incendiare veramente un personaggio (perdonatemi ma da lontano non sono riuscito a distinguere chi fosse) che corre avvolto dalle fiamme avanti ed indietro per il palco fino ad essere spento dagli addetti (ovviamente faceva tutto parte del numero, non preoccupatevi, nessun incidente); in "Du Hast" impressionanti giochi di luce fanno da contraltare alla partecipazione del pubblico, tutto impegnato a cantare a squarciagola "du... du hast! Du hast mich!"  con Till che porge spesso e volentieri il microfono al canto corale dei presenti (l'unico della serata); in "Pussy" arrivano invece dei cannoni di color rosa che sparano schiuma bianca sul pubblico... beh, vi lascio immaginare il motivo. Oltretutto aggiungendovi l'adattamento italiano di Till al segmento "you have a f**a... I have a ca**o", guardando tra le presenze femminili in prima fila provocandole con tali parole. Mi si perdoni la volgarità, dovere di cronaca.
Anche "Doctor Flake", ossìa il tastierista Christian Lorenz, è uno spettacolo: esegue tutto il concerto camminando su un tapis roulant, agghindato con un vestito luccicante di lustrini ed esibendosi anche in un breve "saggio di danza" alla sua maniera che suscita grande ilarità tra i presenti.
Trascorre così un'ora mozzafiato tutta tirata, che passa davvero troppo velocemente; al termine di "Pussy" arriva quindi la classica pausa che precede l'encore finale, cinque minuti dopo: "Sonne" non poteva certo mancare, sebbene l'esecuzione non risulti impeccabile, ma il momento è comunque topico. La successiva "Haifisch" è forse quella eseguita meno bene di tutte, forse a causa del caldo tremendo, forse a causa della scarsa partecipazione (perlomeno canora) del pubblico, forse a causa della stanchezza di fine concerto: tuttavia la performance di questo brano presenta un altro momento clou molto atteso, ossìa la "navigazione con canotto" sopra al pubblico, che ha visto come protagonista l'immancabile tastierista a bordo di un canotto a forma di squalo (Haifisch significa infatti squalo, in tedesco). Bellissimo.
Chiusura affidata poi a "Ich Will", anche in questo caso penalizzata dalla scarsa partecipazione canora del pubblico, che avevo comunque preventivato: già spesso si fatica col linguaggio inglese, figuriamoci con il tedesco. La canzone chiude comunque lo show, accompagnata dall'esplosione di fuochi d'artificio che salgono al cielo illuminando questa afosa serata veronese.
Alle 22.30 spaccate si chiude quindi un concerto in cui lo spettacolo non è certo mancato - i Rammstein d'altronde ne sono garanzia ormai da anni - e che di certo ha lasciato entusiasti tutti coloro che li amano alla follia (sottoscritto compreso), ma che purtroppo ha visto anche alcune pecche: innanzitutto la mancanza di "Engel" (onestamente ci speravo) e magari di qualche altro pezzo, sebbene non credo fosse lecito attendersi altre canzoni. Inoltre, pubblico che non ha praticamente mai cantato salvo episodi sporadici, pur cercando di incitare e partecipare con salti e mani, il che non è però servito a cambiare l'impressione sommaria di partecipazione un po' moscia. Il caldo afoso tremendo, suoni non eccezionali, personaggi discutibili che si aggiravano per la location, ingorgo alle uscite hanno poi aggiunto altre spiacevoli pecche.
Ah, e personalmente ho odiato tantissimo quella "simpatica" ragazza che ha ben pensato di vedersi quasi tutto il concerto in spalletta al fidanzato, fregandosene degli altri ed ostruendo la vista a molte persone: ti odio tantissimo, chiunque tu sia. Sappilo.
Questa la scaletta del concerto:

Rammlied
B********
Waidmann's Heil
Keine Lust
Feuer Frei!
Wiener Blut
Frühling In Paris
Ich Tu Dir Weh
Du Riechst So Gut
Benzin
Links 2-3-4
Du Hast
Pussy

Sonne
Haifisch
Ich Will


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